Comunicato del Rettor Maggiore alla fine del suo mandato

Ai miei Confratelli Salesiani
Ai miei fratelli e sorelle della Famiglia Salesiana

Carissimi fratelli e sorelle,
nel giorno in cui ricordiamo la nascita del nostro Padre Don Bosco, ricevete il mio affettuoso e fraterno saluto.

Le parole che invio vi giungono a pochi minuti dal termine della solenne celebrazione eucaristica in onore di Don Bosco, che nacque, proprio qui ai Becchi, il 16 agosto 1815. Quel bambino è diventato un meraviglioso strumento dello Spirito di Dio, chiamato a dare vita a questo grande movimento che è oggi la Famiglia di Don Bosco.

Questa mattina, alla presenza del Vicario del Rettor Maggiore, di molti confratelli salesiani, della Famiglia salesiana, degli amici di Don Bosco, delle autorità civili e militari e dei 375 giovani provenienti da tutto il mondo, che hanno partecipato al Sinodo dei Giovani, ho firmato le mie dimissioni da Rettor Maggiore, come previsto dalle Costituzioni e dai Regolamenti dei Salesiani di Don Bosco. Infatti, come molti di voi sapranno, Papa Francesco mi ha chiamato ad un altro servizio per il bene della Chiesa.

Con queste parole desidero esprimere nella fede e nella speranza, a tutto il mondo salesiano, come il Signore ci ha guidati fin qui e manifestare la mia gratitudine per il tanto bene ricevuto in questi dieci anni e mezzo come Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana e come Padre, a nome di Don Bosco, di tutta la Famiglia Salesiana.

Innanzitutto, cari fratelli e sorelle, ringrazio Dio per questi anni in cui Lui stesso ha benedetto la nostra Congregazione e la Famiglia Salesiana e dove abbiamo vissuto momenti e realtà molto diversi, perché la Congregazione è presente in 136 nazioni. Credo di poter dire che in questi dieci abbiamo affrontato tutto con uno sguardo di fede, con grande speranza e determinazione, sempre per il bene della missione e nella fedeltà al carisma che abbiamo ricevuto.

Ringrazio il Signore perché in questi anni non mi è mancata – e non ci è mancata – quella serenità e quella forza che viene da Lui. Infatti, è proprio vero ciò che il Signore risorto dice a San Paolo: «Ti basta la mia grazia» (2 Cor 12,9). È proprio così che ho vissuto personalmente e insieme al Consiglio generale il servizio di animazione e di governo a me affidato. In particolare, vorrei ringraziare i due consigli generali che mi hanno accompagnato in questi dieci anni e mezzo per la fedeltà al progetto comune, per la loro dedizione e il loro servizio.

Al termine di questo tempo alla guida della Congregazione Salesiana, esprimo un particolare ringraziamento al Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, che assume il compito di guidare la Congregazione con totale dedizione e generosità. Nei prossimi mesi il lavoro e la responsabilità saranno grandi, ma la sua personalità, la sua fraternità, la sua capacità e il suo ottimismo, con l’aiuto del Signore e del Consiglio generale, faciliteranno il cammino che condurrà la Congregazione al 29° Capitolo generale.

Esprimo la mia profonda gratitudine a tutti i miei confratelli salesiani. In ogni parte del mondo mi sono sempre sentito accolto, amato e fraternamente accettato e ho trovato collaborazione e generosità. È proprio vero che i Salesiani amano e si prendono cura del Rettor Maggiore come farebbero con Don Bosco stesso – come lui stesso ci ha chiesto nel suo testamento spirituale. Grazie per questa generosità.

Desidero anche manifestare la mia gratitudine a tutti i gruppi della Famiglia Salesiana: alle nostre sorelle, le Figlie di Maria Ausiliatrice, ai Salesiani Cooperatori, all’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) – fondati dallo stesso Don Bosco – e a tutti i 32 gruppi che oggi compongono questo grande albero carismatico. Sono stati anni di crescita e di benedizione. Grazie a tutti coloro che, confidando nel Signore, hanno reso possibile tutto questo.

In questi dieci anni di servizio di animazione e di governo, nei quali ho potuto visitare le 120 nazioni in cui sono presenti la Congregazione e la Famiglia Salesiana, ho ricevuto il grande dono di incontrare giovani, ragazzi, adolescenti, bambini e bambine di ogni paese e cultura. Ho potuto “toccare con gli occhi e con il cuore”, in prima persona, come “i miracoli educativi che guariscono e trasformano le vite” continuano ad accadere ogni giorno in tante presenze salesiane e nella nostra Famiglia. Tutto questo è stato una delle mie gioie più profonde.

Ho un ultimo ringraziamento da presentare. In questi anni sono stato incoraggiato e sostenuto da un amore incondizionato: quello della mia famiglia di sangue. I miei genitori, che riposano in Dio, mi hanno accompagnato per nove anni con amore sereno, con le loro preghiere, dicendomi sempre di non preoccuparmi per loro. Loro e tutti i membri della mia famiglia sono sempre stati presenti, mi hanno sostenuto con la loro presenza, rimanendo un porto sicuro da raggiungere per non dimenticare mai le mie umili origini.

Concludo riferendomi a quanto dissi il 25 marzo 2014, quando il IX Successore di Don Bosco, Don Pascual Chavez, mi domandò, a nome del 27° Capitolo Generale che mi aveva eletto, se avrei accettato il ruolo di Rettor Maggiore.

Ricordo che, nel mio povero italiano di allora, dissi – non senza profonda emozione – che confidando nella Grazia del Signore e nella fede, con la certezza che sarei stato sempre sostenuto dai miei confratelli salesiani, poiché amo veramente i giovani che porto nel mio cuore salesiano, accettavo quanto mi veniva chiesto.

Oggi, con riconoscenza, posso affermare che, con la grazia di Dio, tutto ciò che avevo sperato è
diventato realtà.

Rivolgo un’ultima parola a nostro padre Don Bosco e all’Ausiliatrice.

Sono certo che Don Bosco in questi anni ha vegliato e sostenuto la sua Congregazione e la sua Famiglia. Non ho alcun dubbio che in tutto questo tempo si sia realizzato quello che lui stesso ci aveva assicurato: «Ha fatto tutto lei». Così è stato con Don Bosco, così è stato in questi anni e così senza dubbio continuerà ad essere.

A Lei, Madre Ausiliatrice, ci affidiamo.

Grazie di cuore, e arrivederci da questo vostro fratello che è e sarà sempre un salesiano di Don Bosco.

Con tutto il mio affetto,

Ángel Fernández Cardinale Artime
Prot. 24/0427
Colle Don Bosco, 16.08.2024

Aggiungiamo anche l’atto di cessazione ufficio.

Io, sottoscritto Ángel Fernández Cardinale Artime, Rettore Maggiore della Società di San Francesco di Sales,

– atteso che nel Concistoro del 30 settembre 2023 il Santo Padre Francesco mi ha creato e pubblicato Cardinale della Diaconia di Santa Maria Ausiliatrice in Via Tuscolana; che in data 5 marzo 2024 Egli mi ha assegnato la sede titolare di Ursona, con dignità arcivescovile, e che il 20 aprile 2024 ho ricevuto la Ordinazione Episcopale nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma;
– considerato che il religioso elevato all’Episcopato è soggetto soltanto al Romano Pontefice (can.705);
– tenuto conto che, a norma del can. 184 §1 CIC “l’ufficio ecclesiastico si perde con lo scadere del tempo prestabilito” e che, con decreto del 19 aprile 2024 il Santo Padre ha disposto “in via eccezionale e solo per questo caso” la prosecuzione del mio servizio come Rettore Maggiore, dopo l’ordinazione episcopale, fino al 16 agosto 2024,
con il presente atto

DICHIARO

che, essendo compiuto il tempo prestabilito dal suddetto decreto, a partire dalla data odierna cesso dall’ufficio di Rettore Maggiore della Società di San Francesco di Sales.

A norma dell’art. 143 delle Costituzioni, il Vicario Don Stefano Martoglio assume, contestualmente, ad interim il governo della Società, fino alla elezione del Rettore Maggiore che avverrà nel corso del 29° Capitolo Generale convocato in Torino dal 16 febbraio al 12 aprile 2025.

Ángel Fernández Cardinale Artime
Prot. 24/0406
Roma, 16.08.2024




Un salesiano, direttore delle Pontificie Opere Missionarie in Lituania

Il Cardinale Luis Antonio G. Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, in data 16 giugno 2024, ha confermato nell’incarico di Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Lituania per un altro quinquennio (2024-2029). Don Alessandro, salesiano proveniente da Torino, lavora come missionario in Lituania dal 1998. Attualmente è il direttore della comunità salesiana di Vilnius, parroco della parrocchia affidata ai salesiani e redattore del Bollettino Salesiano lituano.
È stato nominato direttore nazionale delle POM nel 2019 su proposta della Conferenza Episcopale lituana, e il suo incarico si può riassumere come incaricato nazionale della Chiesa della Lituania dell’animazione missionaria, specialmente con un occhio privilegiato per le missioni direttamente dipendenti dalle Organizzazioni Pontificie.

Cosa sono le Pontificie Opere Missionarie?
Le Pontificie Opere Missionarie (POM) sono una rete mondiale di preghiera e solidarietà a servizio del Papa per andare incontro ai bisogni spirituali e materiali dei popoli e delle Chiese locali nei cosiddetti territori di missione. Sono un’organizzazione della Chiesa Cattolica universale che si occupa di promuovere e sostenere le attività missionarie in tutto il mondo. La loro missione principale è diffondere il Vangelo e sostenere le comunità cristiane nei paesi in via di sviluppo. In ogni paese del mondo vi è una direzione nazionale delle POM che attraverso i vari direttori diocesani o i vari incaricati nazionali delle congregazioni religiose o dei movimenti ecclesiali coordinano le iniziative di quel paese per la crescita della attenzione della missionarietà.
Vediamo nel dettaglio la storia, la motivazione teologica ed ecclesiale di queste 4 Opere e la loro specificità.

1. Opera della Propagazione della Fede: fondata nel 1822 a Lione, Francia, dalla beata Pauline Jaricot. Ha come scopo il sostegno finanziario e spirituale alle missioni cattoliche nel mondo. È stata riconosciuta come “Pontificia” da Papa Pio XI nel 1922.

2. Opera dell’Infanzia Missionaria (conosciuta anche come Santa Infanzia): fondata nel 1843 da Charles de Forbin-Janson, vescovo di Nancy, Francia. Mira a sensibilizzare i bambini nei paesi cristiani alla causa missionaria e a promuovere la solidarietà tra i bambini di tutto il mondo.  Anche questa fu riconosciuta come “Pontificia” da Papa Pio XI nel 1922.

3. Opera di San Pietro Apostolo: fondata nel 1889 da Jeanne Bigard e sua madre Stéphanie a Caen, Francia. L’obiettivo è sostenere la formazione del clero locale nei territori di missione. Sostiene borse di studio per chierici e sacerdoti dei paesi di missione, sia in loco che all’estero. Dichiarata “Pontificia” nel 1922 da Papa Pio XI.

4. Unione Missionaria del Clero: fondata nel 1916 da padre Paolo Manna, un missionario del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere). Promuove la coscienza missionaria tra il clero e gli operatori pastorali. Non è riservata solo al clero, ma alla presa di coscienza di tutto il popolo di Dio come possessore del mandato missionario universale. È diventata un’opera pontificia nel 1956, sotto il pontificato di Papa Pio XII.

Motivazione teologica ed ecclesiale
Le POM sono radicate nella missione della Chiesa di evangelizzare, che trae origine dal mandato di Cristo ai suoi discepoli: “Andate, dunque, e ammaestrate tutte le nazioni” (Matteo 28,19). La missione è quindi vista come una risposta all’invito divino a condividere la Buona Novella con tutte le genti.
Il cuore della missione è la proclamazione della salvezza in Gesù Cristo, l’annuncio del Regno di Dio e la testimonianza della fede cristiana.
D’altro canto, l’annuncio non sostenuto dalla solidarietà non sarebbe molto credibile. Le POM esprimono la solidarietà della Chiesa universale con le giovani Chiese, specialmente nei paesi più poveri, attraverso l’aiuto spirituale e materiale.
Dal punto di vista ecclesiale, le POM sono un’espressione concreta della cooperazione missionaria all’interno della Chiesa universale. Esse forniscono supporto alle Chiese locali nei territori di missione, aiutandole a sviluppare strutture ecclesiali e a formare il clero e i laici. Promuovono altresì la consapevolezza missionaria tra i fedeli, stimolando la preghiera, la vocazione missionaria e il sostegno finanziario per le missioni. Facilitano la cooperazione internazionale all’interno della Chiesa, permettendo una distribuzione equa delle risorse per le necessità delle missioni.
Le Pontificie Opere Missionarie sono una componente vitale della Chiesa Cattolica, incarnando l’impegno per l’evangelizzazione e la solidarietà globale. La loro storia riflette un’attenzione continua e crescente verso le missioni, mentre la loro motivazione teologica ed ecclesiale evidenzia l’importanza del mandato missionario nel contesto della fede cristiana.
Anche noi salesiani siamo chiamati ad inserirci in questo cammino ecclesiale missionario di vicinanza e solidarietà spirituale e materiale.

Raccolta missionaria universale
Dal 1926 la Giornata Missionaria Mondiale si celebra la penultima domenica di ottobre in tutte le comunità cattoliche del mondo, come Giornata di preghiera e di solidarietà universale tra Chiese sorelle. È il momento in cui ognuno di noi è chiamato a confrontarsi con la responsabilità che compete ad ogni battezzato e a ciascuna comunità cristiana, piccola o grande che sia, in risposta al mandato di Gesù “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura” (Mc 16,15). È posta all’inizio dell’anno pastorale per ricordare che la dimensione missionaria deve ispirare ogni momento della nostra vita e che “l’azione missionaria – ricorda papa Francesco – è il paradigma di ogni opera della Chiesa” (EG 15).
Alla Giornata è associata una raccolta annuale di offerte con le quali le Pontificie Opere Missionarie, espressione della sollecitudine del Papa verso tutte le comunità cristiane del mondo, vengono in aiuto alle giovani Chiese di missione, in particolare quelle in situazioni difficili e di maggiore necessità, provvedendo ai loro bisogni pastorali fondamentali: formazione dei seminaristi, sacerdoti, religiosi/e, catechisti locali; costruzione e mantenimento dei luoghi di culto, dei seminari e delle strutture parrocchiali; sostegno alle Tv, Radio e Stampa cattolica locale; fornitura dei mezzi di trasporto ai missionari (vetture, moto, biciclette, barche); sostegno all’istruzione, alla educazione e alla formazione cristiana dei bambini e dei ragazzi. Per tale motivo questa raccolta di offerte si distingue da altre finalità, come pure da altre eventuali forme di cooperazione tra Chiese particolari.

Tema della giornata missionaria mondiale 2024
Ogni anno il Santo Padre invia a tutta la Chiesa un messaggio in occasione della Giornata Missionaria Mondiale. Tale messaggio rivolge una particolare attenzione alle attività delle POM a servizio di tutta la Chiesa. In questo 2024 il tema della GMM è “Andate e invitate al banchetto tutti”, ispirato a Mt 22, 9. Questo tema è stato scelto per enfatizzare la missione della Chiesa di portare l’invito alla salvezza a tutta l’umanità, riflettendo la parabola del banchetto nuziale in cui il re invita tutti ai crocicchi delle strade a partecipare al banchetto.
Papa Francesco evidenzia tre aspetti fondamentali:
1. “Andate e invitate!”. La missione come un andare instancabile verso tutti per invitarli all’incontro e alla comunione con Dio. Questo richiama la Chiesa ad essere sempre in uscita, superando ostacoli e difficoltà per portare il Vangelo a tutti.
2. Il “Banchetto”. La prospettiva escatologica ed eucaristica della missione. Il banchetto escatologico simboleggia la salvezza finale nel Regno di Dio, e la partecipazione all’Eucaristia anticipa questa comunione perfetta con Dio.
3. “Tutti”. La missione universale dei discepoli di Cristo, che devono andare ai margini della società per invitare tutti, senza esclusione, a partecipare alla vita nuova in Cristo.

don Alessandro BARELLI, sdb




Lettera del Rettor Maggiore cardinal Ángel Fernández Artime

Alla cortese attenzione dei Confratelli salesiani e dei Membri dei gruppi della Famiglia Salesiana

Carissimi Confratelli,
Cari fratelli e sorelle dei diversi gruppi della Famiglia Salesiana di tutto il mondo, giunga a tutti voi il mio saluto pieno di affetto e vicinanza.

Alla vigilia della mia Ordinazione Episcopale, essendo stato nominato dal Santo Padre Papa Francesco, vi scrivo per comunicare ufficialmente e definitivamente la mia situazione personale in rapporto alla nostra Congregazione e alla Famiglia Salesiana.
Qualche tempo fa Papa Francesco ha espresso il desiderio che la mia Ordinazione episcopale potesse avvenire durante il tempo pasquale, insieme a quella del nostro confratello monsignor Giordano Piccinotti, e che io potessi continuare il mio servizio fino al momento opportuno.
Ebbene, confidando sempre nel Signore, che è l’unico garante della nostra vita, vi comunico quanto segue:

1. Il Santo Padre mi ha inviato il documento di “deroga” (espressione che significa “eccezione a ciò che è legiferato”) con il quale mi autorizza a continuare per un ulteriore periodo come Rettore Maggiore, pur avendo ricevuto la consacrazione episcopale. Questo documento con l’autorizzazione del Santo Padre ci è già pervenuto ed è conservato nell’archivio della Congregazione.

2. D’accordo con Papa Francesco terminerò il mio servizio come Rettor Maggiore la sera del 16 agosto 2024, dopo la celebrazione del 209° anniversario della nascita del nostro Padre Don Bosco. Lo stesso giorno concluderemo il “Sinodo dei Giovani” a cui parteciperanno 370 giovani di tutto il mondo in occasione del bicentenario del sogno dei nove anni, che per Don Bosco è stato un sogno-visione e un programma di vita che è arrivato fino a noi.
Quella sera, con un semplice atto, firmerò le mie dimissioni secondo l’art. 128 delle nostre Costituzioni e consegnerò questo documento al Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio che, secondo l’art. 143, assumerà ad interim il governo della nostra Congregazione, fino all’elezione del nuovo Rettor Maggiore in occasione del CG29 che si terrà a Valdocco (Torino) a partire dal 16 febbraio 2025.

3. Certamente d’ora in poi e soprattutto dopo il 16 agosto 2024, assumerò il servizio che il Santo Padre mi indicherà e mi affiderà per il bene della Chiesa.
Desidero ringraziare il Signore, insieme a tutti voi, cari fratelli e sorelle, per il modo con cui siamo stati benedetti in questi dieci anni, sia come Congregazione sia come Famiglia Salesiana di Don Bosco. Il Signore ci ha assistito con il suo Spirito e Madre Ausiliatrice, a noi tanto cara, ci ha sempre tenuti per mano. Siamo certi che sarà così anche in futuro, perché «Lei ha fatto tutto».

In questo momento il mio ultimo pensiero va a Don Bosco che, senza dubbio, continuerà a prendersi cura della sua Congregazione e della sua preziosa Famiglia.

Con vero affetto e unito nel Signore vi saluta,

Cardinale Ángel FERNÀNDEZ ARTIME, sdb
Rettor Maggiore
Società di S. Francesco di Sales
Roma, 19 aprile 2024
Prot. 24/0160




Ordinazione episcopale del cardinale Ángel Fernández Artime

La Santa Sede ha reso noto in un comunicato della Sala Stampa del 5 marzo 2024, che il papa Francesco ha deciso l’ordinazione episcopale del cardinale Ángel Fernández Artime, sdb, Rettore Maggiore della Società Salesiana di San Giovanni Bosco, assegnandoli la Sede titolare di Ursona, con dignità arcivescovile. È un’antica sede episcopale della Spagna (IV sec.), che era situata nella città di Ossuna, suffraganea dell’arcidiocesi di Siviglia, e dal 1969 è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa Cattolica.
L’ordinazione episcopale avviene secondo quanto stabilito dal papa Giovanni XXIII, nella Lettera Apostolica «Motu Proprio», Cum gravissima, sulla dignità episcopale da conferirsi a tutti i cardinali (15 aprile 1962), ed è programmata per il prossimo 20 aprile.

È il primo Rettor Maggiore ad essere nominato cardinale e anche il primo Rettor Maggiore ad essere nominato arcivescovo della Chiesa Cattolica.

A seguito di questa elevazione al cardinalato, si sono succeduti vari eventi ed altri succederanno:
– 9 luglio 2023, al termine dell’Angelus, papa Francesco ha annunciato la sua creazione a cardinale;
– 30 settembre 2023, è stato creato cardinale, ricevendo la berretta e l’anello cardinalizi nel Concistoro Ordinario pubblico;
– 4 ottobre 2023, ha ricevuto l’incarico nella Curia Romana, essendo nominato membro del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (DIVCSVA);
– 17 dicembre 2023, ha preso possesso della diaconia di Santa Maria Ausiliatrice in via Tuscolana;
– 20 aprile 2024, è programmata l’ordinazione episcopale; sarà fatta per imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione di S. Em.R. il Sig. Card. Emil Paul TSCHERRIG, nunzio apostolico emerito in Italia e nella Repubblica di San Marino al quale si aggiungeranno S. Em.R. il Sig. Card. Cristóbal LÓPEZ ROMERO, sdb, Arcivescovo di Rabat (Marocco) e S.E.R. Mons. Lucas VAN LOOY, sdb, vescovo emerito di Gent (Belgio). La celebrazione si svolgerà nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore in Roma e ha inizio alle ore 15.30;
– 16 agosto 2024, fine del mandato come Rettor Maggiore e inizio del servizio presso la Santa Sede, secondo la missione che gli verrà affidata.

Il suo successore alla guida della Congregazione Salesiana sarà eletto nel 29° Capitolo Generale della Congregazione (che avrà luogo dal 16 febbraio al 12 aprile 2025), che è stato già convocato, secondo le Costituzioni Salesiane.

Auguriamo un buon proseguimento al nostro Rettor Maggiore, cardinal Ángel, nel servizio alla Chiesa Universale.




Cardinali salesiani

Durante la storia della Congregazione Salesiana, i papi hanno scelto alcuni suoi membri come cardinali, cioè come suoi collaboratori più stretti, nel governo della Chiesa Universale. Motivo sempre di gioia e di tristezza: gioia per l’apprezzamento del servizio svolto da certi salesiani, tristezza perché la Congregazione deve far a meno di uno dei suoi più preziosi membri.

Il nome di “cardinale” deriva dal latino e significa “cardine”, cioè un punto attorno al quale gira di solito una porta. O forse si può capire meglio se ricordiamo le virtù cardinali, ossia le virtù attorno le quali ruotano tutte le altre virtù umane.
I cardinali sono le persone che hanno ricevuto il sacramento dell’ordine e che sono chiamate dal Papa a svolgere una missione accanto a lui nella Chiesa Universale, sia individualmente sia collegialmente. Ricoprono i più importanti incarichi nella Curia romana.
La loro importanza sta anche nel fatto che sono coloro che hanno la missione di eleggere il nuovo pontefice (si tratta solo degli elettori, cioè quelli che non hanno compiuto 80 anni), con il Collegio Cardinalizio riunito in Conclave, quando si verifica la Sede Vacante.
Ci sono tre gruppi di cardinali: Cardinali-vescovi, che sono i titolari delle diocesi suburbicarie (fuori dalle mura di Roma o nel circondario della città) e, per decisione successiva al Concilio Vaticano II, i patriarchi orientali elevati al cardinalato (che conservano il titolo della propria sede patriarcale); Cardinali-presbiteri – i più numerosi –, e i Cardinali-diaconi. A questi ultimi due ordini si assegnano rispettivamente titoli o diaconie (chiese) a Roma. Questi titoli onorifici rispecchiano la vicinanza che devono avere rispetto al Papa.
I Cardinali-vescovi sono di solito 6 (ci sono 6 Sedi suburbicarie), però oggi, in virtù di una dispensa papale, vengono nominati altri 4 Cardinali-vescovo ad personam (senza che il titolo cardinalizio sia elevato a titolo episcopale) e altri 2 patriarchi, in totale 12, dei quali 6 sono elettori.
I Cardinali-presbiteri sono 182, dei quali 97 sono elettori.
I Cardinali-diaconi sono 27, dei quali 16 sono elettori.
In totale sono 221 cardinali, dei quali 119 sono elettori.

Di solito i cardinali si scelgono tra i vescovi, gli arcivescovi, i metropoliti o i patriarchi, ma ci sono state nomine anche fra i sacerdoti. Papa san Giovanni Paolo II ha nominato 9 sacerdoti come cardinali, papa Benedetto XVI ha nominato 5 sacerdoti come cardinali e papa Francesco finora ha nominato 8 sacerdoti come cardinali, 10 se consideriamo l’ultimo annuncio del 9 luglio.

Il primo salesiano ad essere elevato alla dignità cardinalizia è stato l’arcivescovo Giovanni Cagliero, il 6 dicembre del 1915. Dopo di lui, altri 18 salesiani hanno ricevuto la berretta cardinalizia e il ventesimo, don Ángel FERNÁNDEZ ARTIME, la riceverà il prossimo 30 settembre. Lui è il primo Rettor Maggiore a ricevere la porpora cardinalizia.
Per molti che guardano dall’esterno la prima cosa che vedono è la dignità che implica; ma anche se è reale, papa Francesco ricorda che non è un privilegio, ma è un servizio, e il colore rosso significa che deve essere svolto fino all’effusione del sangue. Ed è un servizio non specificato che richiede la disponibilità totale. Ad Abramo, Dio ha chiesto di mettersi in cammino senza specificare dove andrà, per provare la sua fede; similmente succede anche ai nuovi cardinali.

Auguriamo al nostro Rettor Maggiore, don Ángel tante grazie dal Signore che lo guidi nella nuova missione e gli assicuriamo la nostra preghiera.

Nella speranza di far conoscere sempre più i cardinali salesiani, presentiamo di seguito l’elenco di tutti questi porporati con le date e gli incarichi più importanti che hanno avuto o che continuano a ricoprire fino ad oggi.

Giovanni CAGLIERO  
Nato 11.01.1838, Castelnuovo d’Asti, Italia
Ordinato sacerdote 14.06.1862
Consacrato Vescovo 07.12.1884
Creato Cardinale 06.12.1915
Stemma  
Motto Recto fixus Calli ero
Vicario Apostolico della Patagonia Settentrionale (Argentina) 30.09.1884 – 24.03.1904
Vescovo titolare di Magyddus 30.10.1884 – 24.03.1904
Arcivescovo titolare di Sebastia 24.03.1904 – 06.12.1915
Delegato apostolico in Costa Rica, Nicaragua e Honduras 07.08.1908 – 06.12.1915
Cardinale-Parroco di S. Bernardo alle Terme 09.12.1915 – 16.12.1920
Cardinale vescovo di Frascati 16.12.1920 – 28.02.1926
Fu ispettore per 2 anni, vescovo per 41 anni di cui 10 Cardinale  
Morto 28.02.1926, Roma, Italia, † 88
   
Agosto HLOND, Venerabile  
Nato 05.07.1881, Brzęczkowice, Polonia
Ordinato sacerdote 23.09.1905
Consacrato Vescovo 03.01.1926
Creato Cardinale 20.06.1927
Stemma  
Motto Da mihi animas cetera tolle
Amministratore apostolico dell’Alta Slesia (Polonia) 07.11.1922 – 28.10.1925
Vescovo di Katowice (Polonia) 28.10.1925 – 24.06.1926
Presidente della Conferenza Episcopale della Polonia 1926 – 22.10.1948
Arcivescovo metropolita di Poznań (Polonia) 24.06.1926 – 03.05.1946
Arcivescovo metropolita di Gniezno (Polonia) 24.06.1926 – 22.10.1948
Cardinale-Presbitero di S. Maria della Pace 22.12.1927 – 22.10.1948
Fondatore della Società di Cristo per gli immigrati polacchi 08.09.1932
Arcivescovo metropolita di Warszawa (Polonia) 13.06.1946 – 22.10.1948
Cardinale e religioso dei Salesiani di San Giovanni Bosco  
Servus Dei. Fu per 3 anni ispettore, per 3 anni amministratore apostolico, per 23 anni Arcivescovo di Warszawa e per 21 anni Cardinale primate di Polonia. E’ in corso la causa di canonizzazione  
Morto 22.10.1948, Varsavia, Polonia, † 67
   
Raúl SILVA HENRÍQUEZ  
Nato 27.09.1907, Talca, Chile
Ordinato sacerdote 03.07.1938
Consacrato Vescovo 29.11.1959
Creato Cardinale 19.03.1962
Stemma  
Motto Caritas christi urget nos
Vescovo di Valparaíso (Cile) 24.10.1959 – 14.05.1961
Arcivescovo metropolita di Santiago (Cile) 14.05.1961 – 03.05.1983
Presidente di Caritas Internationalis 1962 – 1965
Cardinale-Presbitero di S. Bernardo alle Terme 22.03.1962 – 09.04.1999
Presidente della Conferenza episcopale del Cile 1963 – 1968
Presidente della Conferenza Episcopale del Cile 1972 – 1976
Fu vescovo di Valparaiso per 3 anni, arcivescovo di Santiago del Cile per 11 anni e cardinale per 22 anni  
Morto 09.04.1999, Santiago, Chile, † 91
   
Stepán TRÓCHTA  
Nato 26.03.1905, Francova Lhota, Repubblica Ceca
Ordinato sacerdote 29.06.1932
Consacrato Vescovo 16.11.1947
Creato Cardinale in pectore 28.04.1969
Rivelato come cardinale 05.03.1973
Stemma  
Motto Actio sacrificium caritas
Vescovo di Litoměřice (Cechia) 27.09.1947 – 06.04.1974
Cardinale-Presbitero di S. Giovanni Bosco in Via Tuscolana 12.04.1973 – 06.04.1974
Fu vescovo di Litoměřice (Cechia) per 26 anni e Cardinale per 5 anni  
Morto 06.04.1974, Litoměřice, Repubblica Ceca, † 69
   
Ignacio Antonio VELASCO GARCÍA  
Nato 17.01.1929, Acarigua, Venezuela
Ordinato sacerdote 17.12.1955
Consacrato Vescovo 06.01.1990
Creato Cardinale 21.02.2001
Stemma  
Motto Servus Christi pro fratribus
Vescovo titolare di Utimmira 23.10.1989 – 27.05.1995
Vicario apostolico di Puerto Ayacucho (Venezuela) 23.10.1989 – 27.05.1995
Amministratore Apostolico di San Fernando de Apure (Venezuela) 27.05.1992 – 12.07.1994
Arcivescovo metropolita di Caracas (Venezuela) 27.05.1995 – 06.07.2003
Cardinale-Presbitero di S. Maria Domenica Mazzarello 21.02.2001 [24.05.2001] – 06.07.2003
Fu ispettore per 6 anni, consigliere regionale per 6 anni, vescovo per 13 anni, e Cardinale per 2 anni  
Morto 06.07.2003, Caracas, Venezuela, † 74
   
Alfons Maria STICKLER  
Nato 23.08.1910, Neunkirchen, Austria
Ordinato sacerdote 27.03.1937
Consacrato Vescovo 01.11.1983
Creato Cardinale 25.05.1985
Stemma  
Motto Omnia et in omnibus Christus
Rettore Magnifico dell’Ateneo Pontificio Salesiano 1958 – 1966
Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana 1971 – 07.09.1983
Arcivescovo titolare di Bolsena 07.09.1983 – 25.05.1985
Pro-Librario della Biblioteca Apostolica Vaticana 07.09.1983 – 27.05.1985
Pro-Archivista dell’Archivio Segreto Vaticano 09.07.1984 – 27.05.1985
Cardinale-diacono di S. Giorgio in Velabro 25.05.1985 – 29.01.1996
Archivista dell’Archivio Segreto Vaticano 27.05.1985 – 01.07.1988
Bibliotecario della Biblioteca Apostolica Vaticana 27.05.1985 – 01.07.1988
Cardinale-Parroco di S. Giorgio in Velabro 29.01.1996 – 12.12.2007
Fu Arcivescovo titolare di Bolsena per 2 anni e Cardinale per 22 anni  
Morto 12.12.2007, Stato della Città del Vaticano, † 97
   
Rosalio José CASTILLO LARA  
Nato 04.09.1922, San Casimiro, Venezuela
Ordinato sacerdote 04.09.1949
Consacrato Vescovo 24.05.1973
Creato Cardinale 25.05.1985
Stemma  
Motto Misericordia et veritas
Vescovo coadiutore di Trujillo (Venezuela) 26.03.1973 – 05.10.1981
Vescovo titolare di Præcausa 26.03.1973 – 26.05.1982
Segretario della Pontificia Commissione per la revisione del Codice di Diritto Canonico 12.02.1975 – 22.05.1982
Presidente della Commissione disciplinare della Curia romana 05.10.1981 – 1990
Pro-Presidente della Pontificia Commissione per l’Interpretazione autentica del Codice di Diritto Canonico 22.05.1982 – 18.01.1984
Arcivescovo titolare di Præcausa 26.05.1982 – 25.05.1985
Pro-Presidente della Pontificia Commissione per l’Interpretazione autentica del Codice di Diritto Canonico 18.01.1984 – 27.05.1985
Cardinale-diacono di Nostra Signora di Coromoto in S. Giovanni di Dio 25.05.1985 – 29.01.1996
Presidente del Pontificio Consiglio per l’Interpretazione dei Testi Legislativi 27.05.1985 – 06.12.1989
Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica 06.12.1989 – 24.06.1995
Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano 31.10.1990 – 14.10.1997
Cardinale-Presbitero di Nostra Signora di Coromoto in S. Giovanni di Dio 29.01.1996 – 16.10.2007
Fu presidente della Commissione Pontificia per lo Stato della Città del Vaticano per 7 anni  
Morto 16.10.2007, Caracas, Venezuela, † 85
   
Miguel OBANDO BRAVO  
Nato 02.02.1926, La Libertad, Nicaragua
Ordinato sacerdote 10.08.1958
Consacrato Vescovo 31.03.1968
Creato Cardinale 25.05.1985
Stemma  
Motto Omnibus omnia factus
Vescovo titolare di Putia in Byzacena 18.01.1968 – 16.02.1970
Vescovo ausiliare di Matagalpa (Nicaragua) 18.01.1968 – 16.02.1970
Arcivescovo metropolita di Managua (Nicaragua) 16.02.1970 – 01.04.2005
Presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua 1971 – 1975
Presidente del Segretariato episcopale dell’America centrale e di Panama 1976 – 1981
Presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua 1979 – 1983
Presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua 1985 – 1989
Cardinale-Presbitero di S. Giovanni Evangelista a Spinaceto 25.05.1985 – 03.06.2018
Presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua 1993 – 1997
Presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua 1999 – 2005
Fu per 2 anni Vescovo ausiliare di Matagalfa, per 15 anni Vescovo di Managua, per 15 anni Cardinale  
Morto 03.06.2018, Managua, Nicaragua, † 92
   
Antonio María JAVIERRE ORTAS  
Nato 21.02.1921, Siétamo, Spagna
Ordinato sacerdote 24.04.1949
Consacrato Vescovo 29.06.1976
Creato Cardinale 28.06.1988
Stemma  
Motto Ego vobiscum sum
Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana 1971 – 1974
Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica 20.05.1976 – 26.05.1988
Arcivescovo titolare di Meta 20.05.1976 – 28.06.1988
Cardinale-diacono di S. Maria Liberatrice a Monte Testaccio 28.06.1988 – 09.01.1999
Archivista dell’Archivio Segreto Vaticano 01.07.1988 – 24.01.1992
Bibliotecario della Biblioteca Apostolica Vaticana 01.07.1988 – 24.01.1992
Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti 24.01.1992 – 21.06.1996
Cardinale-Presbitero di S. Maria Liberatrice a Monte Testaccio 09.01.1999 [24.04.1999] – 01.02.2007
Fu arcivescovo titolare di Meta per 12 anni e Cardinale per 18 anni  
Morto 01.02.2007, Roma, Italia, † 85
   
Óscar Andrés RODRÍGUEZ MARADIAGA  
Nato 29.12.1942, Tegucigalpa, Honduras
Ordinato sacerdote 28.06.1970
Consacrato Vescovo 08.12.1978
Creato Cardinale 21.02.2001
Stemma  
Motto Mihi vivere Christus est
Vescovo titolare di Pudentiana 28.10.1978 – 08.01.1993
Vescovo ausiliare di Tegucigalpa (Honduras) 28.10.1978 – 08.01.1993
Segretario Generale della Conferenza Episcopale dell’Honduras 1980 – 1988
Amministratore Apostolico di Santa Rosa de Copán (Honduras) 1981 – 27.01.1984
Segretario generale del Consiglio episcopale latinoamericano 1987 – 1991
Amministratore Apostolico di San Pedro Sula (Honduras) 1993 – 11.11.1994
Arcivescovo metropolita di Tegucigalpa (Honduras) 08.01.1993 – 26.01.2023
Presidente del Consiglio episcopale latinoamericano 1995 – 1999
Presidente della Conferenza episcopale dell’Honduras 1996 – 13.06.2016
Cardinale-Presbitero di S. Maria della Speranza 21.02.2001 [27.05.2001] – …
Presidente di Caritas Internationalis 05.06.2007 [09.06.2007] – 15.05.2015
Coordinatore del Consiglio dei Cardinali 13.04.2013 – 07.03.2023
Cardinale emerito 2023
Anni 80
   
Tarcisio BERTONE  
Nato 02.12.1934, Romano Canavese, Italia
Ordinato sacerdote 01.07.1960
Consacrato Vescovo 01.08.1991
Creato Cardinale 21.10.2003
Stemma  
Motto Fidem custodire concordiam servare
Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana 01.06.1989 – 04.06.1991
Arcivescovo metropolita di Vercelli (Italia) 04.06.1991 – 13.06.1995
Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede 13.06.1995 – 10.12.2002
Arcivescovo metropolita di Genova (Italia) 10.12.2002 – 29.08.2006
Cardinale-Presbitero di S. Maria Ausiliatrice in Via Tuscolana 21.10.2003 [24.03.2004] – 10.05.2008
Segretario di Stato della Segreteria di Stato 15.09.2006 – 15.10.2013
Presidente della Commissione Interdicasteriale sulle Chiese particolari 15.09.2006 – 15.10.2013
Presidente della Commissione Interdicasteriale per la Chiesa nell’Europa Orientale 15.09.2006 – 15.10.2013
Cardinale Protettore della Pontificia Accademia Ecclesiastica 15.09.2006 – 15.10.2013
Membro della Commissione cardinalizia di vigilanza sull’Istituto per le Opere di Religione 14.10.2006 – .03.2008
Camerlengo di Santa Romana Chiesa della Camera Apostolica 04.04.2007 – 20.12.2014
Presidente della Commissione cardinalizia di vigilanza sull’Istituto per le Opere di Religione 03.2008 – 15.01.2014
Cardinale vescovo di Frascati 10.05.2008 [03.10.2009] – …
Cardinale Camerlengo emerito di S.R.C. 2014
Anni 88
   
Giuseppe ZEN ZE-KIUN  
Nato 13.01.1932, Shanghai, Cina
Ordinato sacerdote 11.02.1961
Consacrato Vescovo 09.12.1996
Creato Cardinale 24.03.2006
Stemma  
Motto Ipsi cura est
Cardinale-Presbitero di S. Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca  
Vescovo coadiutore di Hong Kong 13.09.1996 – 23.09.2002
Vescovo di Hong Kong 23.09.2002 – 15.04.2009
Cardinale-Presbitero di S. Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca 24.03.2006 [31.05.2006] – …
Cardinale emerito di Hong Kong  
Anni 91
   
Raffaele FARINA  
Nato 24.09.1933, Buonalbergo, Italia
Ordinato sacerdote 01.07.1958
Consacrato Vescovo 16.12.2006
Creato Cardinale 24.11.2007
Stemma  
Motto Dominus spes nostra
Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana 1977 – 1983
Segretario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche 1981 – 1989
Sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura 1986 – 1991
Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana 1991 – 1997
Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana 25.05.1997 – 25.06.2007
Vescovo titolare di Oderzo 15.11.2006 – 25.06.2007
Arcivescovo titolare di Oderzo 25.06.2007 – 24.11.2007
Archivista dell’Archivio Segreto Vaticano 25.06.2007 – 09.06.2012
Bibliotecario della Biblioteca Apostolica Vaticana 25.06.2007 – 09.06.2012
Cardinale-diacono di S. Giovanni della Pigna 24.11.2007 [05.04.2008] – 19.05.2018
Presidente della Pontificia Commissione di Riferimento per l’Istituto per le Opere di Religione 24.06.2013 – 22.05.2014
Cardinale-Presbitero di S. Giovanni della Pigna 19.05.2018 – …
Cardinale emerito 2014
Anni 89
   
Angelo AMATO  
Nato 08.06.1938, Molfetta, Italia
Ordinato sacerdote 22.12.1967
Consacrato Vescovo 06.01.2003
Creato Cardinale 20.11.2010
Stemma  
Motto Sufficit gratia mea
Prorettore dell’Università Pontificia Salesiana 01.10.1991 – 02.12.1991
Prelato-Segretario della Pontificia Accademia di Teologia 1999 – 19.12.2002
Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede 19.12.2002 – 09.07.2008
Arcivescovo titolare della Sila 19.12.2002 – 20.11.2010
Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi 09.07.2008 – 31.08.2018
Cardinale diacono di S. Maria in Aquiro 20.11.2010 [11.02.2011] – 03.05.2021
Cardinale-Presbitero di S. Maria in Aquiro 03.05.2021 – …
Cardinale emerito 2018
Anni 85
   
Ricardo EZZATI ANDRELLO  
Nato 07.01.1942, Campiglia dei Berici, Italia
Ordinato sacerdote 18.03.1970
Consacrato Vescovo 08.09.1996
Creato Cardinale 22.02.2014
Stemma  
Motto Para evangelizar
Vescovo di Valdivia (Cile) 28.06.1996 – 10.07.2001
Vescovo titolare di La Imperial 10.07.2001 – 27.12.2006
Vescovo ausiliare di Santiago (Cile) 10.07.2001 – 27.12.2006
Arcivescovo metropolita di Concepción (Cile) 27.12.2006 – 15.12.2010
Presidente della Conferenza episcopale del Cile .11.2010 – 11.11.2016
Arcivescovo metropolita di Santiago (Cile) 15.12.2010 – 23.03.2019
Cardinale-Presbitero del SS. Redentore a Valmelaina 22.02.2014 [11.10.2014] – …
Cardinale emerito 2019
Anni 81
   
Carlo MAUNG BO  
Nato 29.10.1948, Mohla, Myanmar
Ordinato sacerdote 09.04.1976
Consacrato Vescovo 16.12.1990
Creato Cardinale 14.02.2015
Stemma  
Motto Omnia possum in Eo
Amministratore Apostolico di Lashio (Myanmar) 1985 – 1986
Prefetto apostolico di Lashio (Myanmar) 1986 – 07.07.1990
Vescovo di Lashio (Myanmar) 07.07.1990 – 13.03.1996
Vescovo di Pathein (Myanmar) 13.03.1996 – 24.05.2003
Presidente della Conferenza episcopale cattolica di Myanmar 2000 – 2006
Arcivescovo metropolita di Yangon (Myanmar) 24.05.2003 – …
Cardinale-Presbitero di S. Ireneo a Centocelle 14.02.2015 [21.10.2015] – …
Presidente della Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia 16.11.2018 [01.01.2019] – …
Presidente della Conferenza episcopale del Myanmar 2020 – …
Amministratore Apostolico di Myitkyina (Myanmar) 18.11.2020 – …
Anni 74
   
Daniel Fernando STURLA BERHOUET  
Nato 04.07.1959, Montevideo, Uruguay
Ordinato sacerdote 21.11.1987
Consacrato Vescovo 04.03.2012
Creato Cardinale 14.02.2015
Stemma  
Motto Servir al Señor con alegría
Vescovo titolare di Phelbes e 10.12.2011 – 11.02.2014
Vescovo ausiliare di Montevideo (Uruguay) 10.12.2011 – 11.02.2014
Arcivescovo Metropolita di Montevideo (Uruguay) 11.02.2014 – …
Cardinale-Presbitero di S. Galla 14.02.2015 [17.05.2015] – …
Vicepresidente della Conferenza episcopale dell’Uruguay 16.11.2021 [01.04.2022] – …
Anni 64
   
Cristóbal LÓPEZ ROMERO  
Nato 19.05.1952, Vélez-Rubio, Spagna
Ordinato sacerdote 19.05.1979
Consacrato Vescovo 10.03.2018
Creato Cardinale 05.10.2019
Stemma  
Motto Adveniat Regnum Tuum
Arcivescovo di Rabat (Marocco) 29.12.2017 – …
Amministratore Apostolico di Tánger (Marocco) 24.05.2019 – 25.02.2022
Cardinale-Presbitero di S. Leone I 05.10.2019 [16.02.2020] – …
Presidente della Conferenza Episcopale Regionale del Nord Africa 15.02.2022 – …
Anni 71
   
Virgilio DO CARMO DA SILVA  
Nato 27.11.1967, Venilale, Timor-Este
Ordinato sacerdote 18.12.1998
Consacrato Vescovo 19.03.2016
Creato Cardinale 27.08.2022
Stemma  
Motto Ad Deum Patrem Omnipotentem
Vicepresidente della Conferenza Episcopale di Timor 2016 – …
Vescovo di Díli (Timor Est) 30.01.2016 – 11.09.2019
Arcivescovo Metropolita di Díli (Timor Est) 11.09.2019 – …
Cardinale-Presbitero di S. Alberto Magno 27.08.2022 [07.05.2023] – …
Anni 55
   
Ángel FERNÁNDEZ ARTIME  
Nato 21.08.1960, Gozón-Luanco, Spagna
Ordinato sacerdote 04.07.1987
Creato Cardinale 30.09.2023
Consacrato Vescovo 2024 – ?
Stemma  
Motto Sufficit tibi gratia mea
Anni 63



Desidero continuare a servire gli altri… in un modo diverso. LA MIA NOMINA A CARDINALE

Sento di condividere l’affermazione del 1884 del nostro santo fondatore: «Vedo sempre più quale glorioso avvenire è preparato alla nostra Società, l’estensione che avrà e il bene che potrà compiere».

Cari amici del carisma salesiano, giunga a ciascuno e a ciascuna di voi il mio sincero, fraterno e affettuoso saluto.
Mi è stato “suggerito” dal Bollettino Salesiano di preparare questo saluto non come altre volte, raccontando qualcosa di significativo che ho vissuto, ma parlando di me, di questa nuova realtà che mi aspetta. E ho sperimentato qualcosa che avevo studiato a proposito della persona del nostro padre Don Bosco. Per lui era difficile parlare di sé e ancor più difficile esprimere i propri sentimenti. Nel mio caso, devo ammettere che mi è un po’ difficile parlare o scrivere degli ultimi avvenimenti che mi sono capitati; ma ammetto che prima o poi devo farlo, e il messaggio del Bollettino Salesiano che arriva nelle mani e nei cuori di tanti amici del carisma di Don Bosco è un buon modo per mandare questo messaggio personale.
Dopo la notizia inaspettata (soprattutto per me), con la quale il Santo Padre Francesco ha annunciato anche il mio nome tra le 21 persone che ha scelto per essere “create” Cardinali della Chiesa nel prossimo Concistoro del 30 settembre, migliaia di persone si sono domandate, soprattutto tra i Salesiani di Don Bosco e i membri della famiglia salesiana nel mondo: e ora cosa accadrà? Chi accompagnerà la vita della Congregazione nel prossimo futuro? Quali passi la attendono? Potete ben capire che sono gli stessi interrogativi che anch’io mi sono posto, mentre ringraziavo con fede il Signore per questo dono che Papa Francesco ci ha fatto come Congregazione salesiana e come Famiglia di Don Bosco.
Con una lettura di fede, conoscendo le grandi cose che Dio ha fatto e ciò che sappiamo attraverso la sua Parola, si potrebbe dire che Dio ama le sorprese.  Di solito, nella Bibbia, Dio dice: “Parti! Il cammino si rivelerà».  Una cosa importante abbiamo imparato da don Bosco: niente ci turbi e fidiamoci della Provvidenza di Dio.
Sento di condividere l’affermazione del 1884 del nostro santo fondatore: «Vedo sempre più quale glorioso avvenire è preparato alla nostra Società, l’estensione che avrà e il bene che potrà compiere».
Ho potuto parlare personalmente con il Santo Padre, Papa Francesco, dopo l’annuncio dell’Angelus assicurandogli la mia disponibilità a contare su di me per qualsiasi servizio. Ho risposto come don Bosco quando gli fu chiesto di costruire il tempio del Sacro Cuore a Roma, nel suo caso un don Bosco anziano e malato, che sentiva anche il peso e la responsabilità di una Congregazione nascente: Don Bosco rispose: “Se questo è l’ordine del Papa, io obbedisco!”
Con semplicità, ho detto al Santo Padre che noi salesiani abbiamo imparato da don Bosco a essere sempre disponibili per il bene della Chiesa, e in particolare per qualsiasi cosa il Papa possa chiedere. Pertanto, mentre ringrazio Dio per questo dono che è di tutta la Congregazione e della Famiglia Salesiana, esprimo la mia gratitudine a Papa Francesco assicurando per lui, da parte di tutti i membri della nostra grande Famiglia, una più fervida e intensa preghiera. Preghiera che, come detto, sarà sempre accompagnata dal nostro sincero e profondo affetto.

Che cosa succederà adesso?
Devo condividere con voi che sono stato profondamente toccato dalla sensibilità del nostro Papa Francesco nel rendersi conto che il mio servizio come Rettor Maggiore non doveva cambiare immediatamente da un giorno all’altro. Per questo motivo, dopo circa mezz’ora dall’annuncio della nomina in occasione della preghiera dell’Angelus di domenica 9 luglio, il Santo Padre mi ha inviato una lettera in cui mi parlava del tempo necessario per prepararmi al Capitolo generale della nostra Congregazione prima di assumere quanto intende affidarmi. Come sempre il Santo Padre si è mostrato attento, cordiale, profondo estimatore del carisma di don Bosco e particolarmente affettuoso. Sentimenti che, a nome mio personale e di tutta la Famiglia salesiana, ho ricambiato.
Vorrei condividere con voi le disposizioni che il Santo Padre mi ha comunicato.
Il Papa ha ritenuto che, per il bene della nostra Congregazione, dopo il Concistoro del 30 settembre 2023 io possa continuare il mio servizio come Rettore Maggiore fino al 31 luglio 2024. Dopo tale data presenterò le mie dimissioni da Rettor Maggiore, come chiedono le nostre Costituzioni e Regolamenti, per assumere dalle mani del Santo Padre il servizio che mi affiderà.
Questo è quanto il Papa stesso mi ha comunicato. Potremo anticipare il 29° Capitolo generale di un anno, cioè nel febbraio 2025. Il mio Vicario, don Stefano Martoglio, assumerà il governo della Congregazione ad interim, come è stabilito nelle nostre Costituzioni fino alla celebrazione della CG29. Infine mi rimane da dire e da rispondere ad un altro interrogativo che molti di voi avranno: quale compito mi affiderà il Santo Padre? Papa Francesco non me l’ha ancora detto. Inoltre, con questo ampio margine di tempo ritengo che sia la cosa, più opportuna.
In ogni caso, chiedo a tutti voi, cari Confratelli e membri dei gruppi della nostra Famiglia Salesiana di continuare a intensificare la preghiera. Soprattutto per Papa Francesco. Lui stesso l’ha espressamente richiesta al termine dell’udienza privata a me concessa.
Chiedo, infine, anche di pregare per me, posto di fronte alla prospettiva di un nuovo servizio nella Chiesa che, come figlio di Don Bosco, accetto in filiale obbedienza, senza averlo cercato perché credo veramente che nella Chiesa, i servizi che svolgiamo non possono e non devono mai essere cercati o pretesi come se si trattasse di fare carriera personale. Ciò che è proprio del “mondo” per noi è improprio come servitori nel nome di Gesù. E noi dobbiamo differire (spero di molto) da alcuni standard del mondo. Da tutto questo mi è testimone il nostro amato Padre Don Bosco davanti al Signore Gesù.
Vi ringrazio per l’affetto, la vicinanza espressa in queste settimane con i numerosi messaggi che mi sono pervenuti da ogni parte del mondo.
Sento come rivolte a me le stesse espressioni che la Madonna disse a don Bosco nel sogno dei nove anni – di cui l’anno prossimo si celebrerà il secondo centenario: «A suo tempo tutto comprenderai». E sappiamo che per il nostro Padre ciò è effettivamente avvenuto quasi al termine della vita, davanti all’altare di Maria Ausiliatrice nella Basilica del Sacro Cuore di Gesù, che era stata consacrata il giorno prima, il 16 maggio 1887. Dalla Basilica di Maria Ausiliatrice vi invio un affettuoso e riconoscente saluto affidando tutti e ciascuno a Lei, la Madre, la quale continuerà ad accompagnarci e a sostenerci. Come sempre vi saluto con immenso affetto.




La GMG come esperienza sinodale di rinnovamento della Chiesa

Interrompere la vita di una città è sempre un atto straordinario. Riempire le strade di giovani provenienti da ogni angolo del mondo è un ricordo commovente. Una Giornata Mondiale della Gioventù è questo e molto di più.

L’organizzazione di una GMG richiede tantissime di ore di lavoro, mettendo a disposizione dei giovani, risorse di ogni tipo. Se porterà frutti spirituali in proporzione allo sforzo, ne sarà valsa la pena, il tutto per una ragione educativa, comunicativa ed evangelizzatrice: l’obiettivo di un evento come questo è quello di far conoscere Gesù Cristo a moltissimi giovani, e di riuscire a far capire loro che seguire Lui è un modo sicuro per trovare la felicità.

È ai giovani che dobbiamo guardare in questi giorni con particolare predilezione e scoprire il segreto di un fenomeno sorprendente: nel mondo dei giovani è in atto una “rivoluzione silenziosa”, il cui palcoscenico più grande sono le Giornate Mondiali della Gioventù. Giovani che sollevano domande tra i cristiani e non hanno paura di mostrarsi come tali, giovani che non vogliono essere intimiditi e tanto meno ingannati, giovani che portano l’entusiasmo e la passione per realizzare il cambiamento.

Questi incontri continuano a sorprendere sia all’interno sia all’esterno della Chiesa. E sono un’istantanea di una gioventù molto diversa da quella proposta da alcuni, assetata di valori, alla ricerca del significato più profondo della vita, con un desiderio di un mondo diverso da quello che abbiamo trovato al nostro arrivo.

Oggi, una percentuale significativa dei partecipanti alla GMG proviene da contesti familiari, sociali e culturali molto diversi. Molti di questi giovani pellegrini non hanno punti di riferimento cristiani nei loro contesti. In questo senso, la vita di molti di loro assomiglia al surf: non possono pretendere di cambiare l’onda, ma si adattano ad essa per dirigere la tavola dove vogliono che vada. Questi volti radiosi della Chiesa si svegliano ogni giorno con il desiderio di essere migliori seguaci di Gesù in mezzo ai loro familiari, amici e conoscenti.

I giovani hanno la forza di dare il meglio di sé, ma devono sapere che questo impegno è fattibile, hanno bisogno della complicità degli adulti, devono credere che questa lotta non sia sterile né destinata al fallimento. Per questo motivo, le giornate sono un modo per far sperimentare ai giovani la sinodalità, lo stile particolare che caratterizza la vita e la missione della Chiesa. L’appartenenza alla loro comunità ecclesiale locale implica l’appartenenza a una comunità molto più grande e universale. Una comunità in cui abbiamo bisogno che tutti, giovani e adulti, si “prendano carico del mondo”.

Per questo, è necessario coltivare alcune attitudini per questa nuova spiritualità sinodale. La GMG ci permette di:
– condividere le piccole storie degli altri, sperimentando il coraggio di parlare liberamente e di portare in tavola conversazioni profonde che vengono da dentro;
– imparare a crescere insieme agli altri e di apprezzare come ci stiamo aggiungendo a vicenda, anche se a “velocità” diverse (stili, età, visioni, culture, doni, carismi e ministeri nella Chiesa);
– prendersi cura degli “spazi verdi comunitari” per la nostra relazione con Dio, per occuparci della nostra connessione con la fonte della vita, con Colui che si prende cura di noi, per radicare la nostra fiducia e le nostre speranze in Lui, per scaricare le nostre preoccupazioni su di Lui, per essere in grado di “prendere in carico” la missione che Lui lascia nelle nostre mani;
– accettare e accogliere la nostra fragilità, che ci collega alla fragilità del nostro mondo e della madre Terra;
– essere una voce che si unisce a molte altre per denunciare gli eccessi che si stanno commettendo attualmente nei confronti del Pianeta e per intraprendere azioni comuni che contribuiscano alla nascita di una cittadinanza più responsabile ed ecologica;
– riorientare insieme i processi pastorali da una prospettiva più aperta e inclusiva, che ci renda pronti ad “andare incontro” a tutti i giovani dove si trovano, e rendere visibile e reale il desiderio di essere una “Chiesa in movimento” che si avvicini a credenti e non credenti, e che diventi una compagna di viaggio per coloro che lo desiderano o ne hanno bisogno.

In breve, una Chiesa sinodale che favorisca un cambiamento di cuore e di mente che ci permetta di affrontare la nostra missione in MODO GESÙ. Un invito a sentire dentro di noi il tocco e lo sguardo di Gesù che ci rende sempre nuovi.

Sito ufficiale del GMG 2023: https://www.lisboa2023.org
Sito saleisani al GMG 2023: https://wyddonbosco23.pt




Lettera del Rettor Maggiore dopo la nomina cardinalizia

A tutti i Confratelli Salesiani (SDB) Ai membri dei Gruppi della Famiglia Salesiana

Cari fratelli e sorelle,
giunga a ciascuno e a ciascuna di voi il mio sincero, fraterno e affettuoso saluto.

Dopo la notizia inaspettata (soprattutto per me), con la quale il Santo Padre Francesco ha annunciato anche il mio nome tra le 21 persone che ha scelto per essere “create” Cardinali della Chiesa nel prossimo Concistoro del 30 settembre, migliaia di persone si saranno domandate: e ora cosa accadrà? Chi guiderà la Congregazione nel prossimo futuro? Quali passi l’attendono?
Potete ben capire che sono gli stessi interrogativi che anch’io mi sono posto, mentre ringraziavo con fede il Signore per questo dono che Papa Francesco ci ha fatto come Congregazione salesiana e come Famiglia di Don Bosco.
Che grande affetto ha il Papa nei nostri confronti!!!
Pertanto, mentre ringrazio Dio per questo dono che è di tutta la Congregazione e della Famiglia Salesiana, esprimo la mia gratitudine a Papa Francesco assicurando per lui, da parte di tutti i membri della nostra grande Famiglia, una più fervida e intensa preghiera. Preghiera che, come detto, sarà sempre accompagnata dal nostro sincero e profondo affetto.
Dopo circa mezz’ora dall’annuncio della nomina in occasione della preghiera dell’Angelus di domenica scorsa, 9 luglio, il Santo Padre mi ha consegnato una lettera nella quale mi ha chiesto un incontro urgente con lui, per concordare i tempi necessari del mio servizio come Rettor Maggiore per il bene, innanzitutto, della Congregazione. Il Papa stesso, nella citata lettera, mi ha parlato esplicitamente della preparazione e del prossimo Capitolo Generale previsto per il 2026.
Quindi, ieri pomeriggio, martedì 11 luglio, sono stato ricevuto da Papa Francesco. Ho avuto con lui un dialogo fraterno. Come sempre il Papa si è mostrato attento, cordiale, profondo estimatore del carisma di don Bosco e particolarmente affettuoso. Sentimenti che, a nome mio personale e di tutta la Famiglia salesiana, ho ricambiato.
Ora sono in grado di condividere con la Congregazione salesiana e la nostra Famiglia sparsa nel mondo, le disposizioni che il Santo Padre mi ha comunicato.

Eccole:
– potremo anticipare il 29° Capitolo generale di un anno, cioè nel febbraio 2025;
– il Papa ha ritenuto che, per il bene della nostra Congregazione, dopo il Concistoro del 30 settembre 2023 io possa continuare il mio servizio come Rettore Maggiore fino al 31 luglio 2024, cioè fino alla conclusione della sessione plenaria estiva del Consiglio Generale;
– dopo tale data presenterò le mie dimissioni da Rettor Maggiore per assumere dalle mani del Santo Padre il servizio che mi affiderà. Questo è quanto il Papa stesso mi ha comunicato;
– a norma dell’art. 143 delle nostre Costituzioni, che dà le disposizioni nel caso della «cessazione dall’ufficio del Rettor Maggiore», essendo stato chiamato da Papa Francesco per un altro servizio, il mio Vicario, don Stefano Martoglio, assumerà il governo della Congregazione ad interim fino alla celebrazione del CG29;
– il Capitolo Generale 29° sarà convocato da me almeno un anno prima della sua celebrazione, come stabilito dalle nostre Costituzioni e dai Regolamenti generali (Reg. 111), e sarà il mio Vicario, don Stefano Martoglio, a presiederlo;
– per tutto questo tempo continueremo a seguire il programma del sessennio stabilito per l’animazione e nel governo della Congregazione. Al fine di completare tutte le visite straordinarie programmate (comprese quelle relative all’anno 2025), il Rettor Maggiore, udito il parere dei membri del Consiglio generale, procederà alla nomina di un ulteriore visitatore straordinario. In questo modo sarà possibile arrivare al CG29 con un quadro completo e aggiornato della situazione dell’intera Congregazione;
– per tutti gli altri elementi relativi al Capitolo generale, fornirò informazioni dettagliate nella lettera di convocazione ufficiale del CG29.

In conclusione mi rimane da dire e da rispondere ad un altro interrogativo che molti di voi avranno: quale compito mi affiderà il Santo Padre?
Papa Francesco non me l’ha ancora detto. Inoltre, con questo ampio margine di tempo ritengo che sia la cosa più opportuna.
In ogni caso, chiedo a tutti voi, cari Confratelli e membri dei gruppi della nostra Famiglia Salesiana di continuare a intensificare la preghiera. Soprattutto per Papa Francesco. Lui stesso l’ha espressamente richiesta al termine dell’udienza privata a me concessa.
E vi chiedo anche di pregare per quello che vivremo in questo anno come Congregazione e come Famiglia Salesiana.
Chiedo, infine, anche di pregare per me, posto di fronte alla prospettiva di un nuovo servizio nella Chiesa che, come figlio di Don Bosco, accetto in filiale obbedienza, senza averlo né cercato né voluto. Il nostro amato Padre Don Bosco mi è testimone davanti al Signore Gesù.
Vi ringrazio per l’affetto, la vicinanza espressa in questi giorni con i numerosi messaggi che mi sono pervenuti da ogni parte del mondo.
Dalla Basilica di Maria Ausiliatrice vi invio un affettuoso e riconoscente saluto affidando tutti e ciascuno a Lei, la Madre, la quale continuerà ad accompagnarci e a sostenerci.
Sento come rivolte a me le stesse espressioni che la Madonna disse a don Bosco nel sogno dei nove anni – di cui l’anno prossimo si celebrerà il secondo centenario: «A suo tempo tutto comprenderai». E sappiamo che per il nostro Padre ciò è effettivamente avvenuto quasi al termine della vita, davanti all’altare di Maria Ausiliatrice nella Basilica del Sacro Cuore di Gesù, che era stata consacrata il giorno prima, il 16 maggio 1887.
Mettiamo tutto nelle mani del Signore e di sua Madre.

Con immenso affetto vi saluto,
Prot. 23/0319
Torino, 12 luglio 2023




Basilica del Sacro Cuore a Roma

Al tramonto della vita, ubbidendo a un desiderio di papa Leone XIII, don Bosco assume la difficile costruzione del tempio del Sacro Cuore di Gesù al Castro Pretorio di Roma. Per portare a termine l’impresa gigantesca non ha risparmiato faticosi viaggi, umiliazioni, sacrifici, che hanno abbreviato la sua preziosa vita di apostolo della gioventù.

La devozione al Sacro Cuore di Gesù risale agli inizi della Chiesa. Nei primi secoli i Santi Padri invitavano a guardare il Costato trafitto di Cristo, simbolo di amore, anche se non rimandava in modo esplicito al Cuore del Redentore.
I primi riferimenti trovati sono quelli che provengono dai mistici Matilde di Magdeburgo (1207-1282), santa Matilde di Hackeborn (1241-1299), santa Gertrude di Helfta (ca. 1256-1302) e beato Enrico Suso (1295-1366).
Uno sviluppo importante arriva con le opere di san Giovanni Eudes (1601-1680), poi con le rivelazioni private della visitandina santa Margherita Maria Alacoque, diffuse da san Claude de la Colombière (1641-1682) e dai suoi confratelli gesuiti.
Alla fine dell’800 si diffondono le chiese consacrate al Sacro Cuore di Gesù, principalmente come templi espiatori.
Con la consacrazione del genere umano al Sacro Cuore di Gesù, tramite l’enciclica di Leone XIII, Annum Sacrum (1899) il culto si estende notevolmente e si rafforza con altre due encicliche che verranno più tardi: Miserentissimus Redemptor (1928) di Pio XI e soprattutto Haurietis Aquas (1956) di Pio XII.

Ai tempi di don Bosco, dopo la costruzione della stazione ferroviaria Termini da parte di papa Pio IX nel 1863, cominciano a popolarsi le vicinanze, e le chiese circostanti non riuscivano a servire i fedeli in modo adeguato. Nasce così il desiderio di edificare un tempio nella zona, ed si è inizialmente pensato di dedicarlo a san Giuseppe, nominato come patrono della Chiesa Universale l’8 dicembre 1870. Dopo una serie di avvenimenti, nel 1871 il papa cambia il patronaggio della voluta chiesa, dedicandola al Sacro Cuore di Gesù, e rimane in stato di progetto fino al 1879. Intanto il culto verso il Sacro Cuore continua a diffondersi, e nel 1875, a Parigi, sulla collina più alta della città, Montmartre (Monte dei Martiri), si pone la prima pietra alla chiesa omonima, Sacré Cœur, che verrà completata nel 1914 e consacrata nel 1919.

Dopo la morte di papa Pio IX, il nuovo papa Leone XIII (come arcivescovo di Perugia aveva consacrato la sua diocesi al Sacro Cuore) decide di riprendere il progetto, e il 16 agosto 1879 si pone la prima pietra. I lavori si interrompono poco dopo per la mancanza di sostegno finanziario. Uno dei cardinali, Gaetano Alimonda (futuro arcivescovo di Torino) consiglia al papa di affidare l’impresa a don Bosco e, anche se il pontefice inizialmente è titubante sapendo gli impegni delle missioni salesiane dentro e fuori l’Italia, fa la proposta al Santo nell’aprile del 1880. Don Bosco non ci pensa due volte e risponde: “Il desiderio del Papa è per me un comando: accetto l’impegno che Vostra Santità ha la benevolenza di affidarmi”. All’avvertimento del Papa che non potrà sostenerlo economicamente, il Santo chiede solo l’apostolica benedizione e i favori spirituali necessari per il compito affidato.

Posa della prima pietra della chiesa Sacro Cuore di Gesù a Roma

Di ritorno a Torino, vuole avere l’approvazione del Capitolo per questa impresa; dei sette voti, solo uno è positivo: il suo… Il Santo non si scoraggiò e argomentò: “Mi avete dato tutti un no rotondo e sta bene, perché avete agito secondo la prudenza necessaria in casi seri e di grande importanza come questo. Ma se invece di un no mi date un sì, io vi assicuro che il Sacro Cuore di Gesù manderà i mezzi per fabbricare la sua chiesa, pagherà i nostri debiti e ci darà una bella mancia” (MB XIV,580). Dopo questo intervento si è ripetuta la votazione e i risultati furono tutti positivi e la mancia principale fu l’Ospizio del Sacro Cuore che fu costruito accanto alla chiesa per i ragazzi poveri e abbandonati. Questo secondo progetto dell’Ospizio è stato inserito in una Convenzione fatta l’11 dicembre 1880, che garantiva l’uso perpetuo della chiesa alla Congregazione Salesiana.
L’accettazione gli causerà gravi preoccupazioni e gli costerà la salute, ma don Bosco che insegnava ai suoi figli il lavoro e la temperanza e diceva che sarebbe stato un giorno di trionfo quello in cui si fosse detto che un salesiano era morto sulla breccia affranto dalla fatica, li precedeva con l’esempio.

L’edificazione del Tempio del Sacro Cuore al Castro Pretorio in Roma venne realizzata non solo per l’obbedienza al Papa ma anche per la devozione.
Riprendiamo uno dei suoi interventi su questa devozione, fatto in una buonanotte rivolta agli allievi e confratelli a un solo mese di distanza dall’incarico, il 3 di giugno del 1880, vigilia della festa del Sacro Cuore.
Domani, miei cari figliuoli, la Chiesa celebra la festa del Sacro Cuore di Gesù. Bisogna che anche noi con grande impegno procuriamo di onorarlo. È vero che la solennità esterna la trasporteremo a domenica; ma domani incominciamo a far festa nel nostro cuore, a pregare in modo speciale, a far comunioni fervorose. Domenica poi ci sarà musica e le altre cerimonie del culto esterno, che rendono tanto belle e maestose le feste cristiane.
Qualcheduno di voi vorrà sapere che cosa sia questa festa e perché si onori specialmente il Sacro Cuore di Gesù. Vi dirò che questa festa non è altro che onorare con una speciale rimembranza l’amore che Gesù portò agli uomini. Oh l’amore grandissimo, infinito che Gesù ci portò nella sua incarnazione e nascita, nella sua vita e predicazione, e particolarmente nella sua passione e morte! Siccome poi sede dell’amore è il cuore, così si venera il Sacro Cuore, come oggetto che serviva di fornace a questo smisurato amore. Questo culto al Sacratissimo Cuor di Gesù, cioè all’amore che Gesù ci dimostrò, fu di tutti i tempi e sempre; ma non sempre vi fu una festa appositamente stabilita per venerarlo. Come sia comparso Gesù alla Beata Margherita una festa le abbia manifestato i grandi beni che verranno agli uomini onorando di culto speciale il suo amabilissimo cuore, e come se ne sia perciò stabilita la festa, lo sentirete nella predica di domenica a sera.
Ora facciamoci coraggio ed ognuno faccia del suo meglio per corrispondere a tanto amore che Gesù ci ha portato.
(MB XI,249)

Sette anni più tardi, nel 1887, la chiesa fu completata per il culto. Il 14 maggio di quell’anno don Bosco assistette con commozione alla consacrazione del tempio, presieduta solennemente dal cardinale vicario Lucido Maria Parocchi. Due giorni più tardi, il 16 maggio, celebrò l’unica Santa Messa in questa chiesa, all’altare dell’Ausiliatrice, interrotta ben più di quindici volte dalle lacrime. Erano lacrime di riconoscenza per la luce divina ricevuta: aveva capito le parole del suo sogno di nove anni: “A suo tempo tutto comprenderai!”. Un compito portato a termine tra tante incomprensioni, difficoltà e fatiche, ma che corona una vita spesa per Dio e per i giovani, premiato dalla stessa Divinità.

Recentemente è stato realizzato un video sulla Basilica del Sacro Cuore. Ve lo proponiamo a seguire.






Il Rettor Maggiore, don Angel FERNANDEZ ARTIME, nominato cardinale

Papa Francesco, alla fine della preghiera mariana di domenica, 9 di luglio 2023, ha annunciato la creazione di 21 nuovi cardinali, fra i quali anche il Rettor Maggiore dei salesiani, don Angel FERNANDEZ ARTIME.

Auguriamo al nostro Rettor Maggiore tante grazie dal Signore che lo guidi nella nuova missione affidata dalla Chiesa Universale!

La notizia ufficiale si trova QUI.