Cardinali salesiani

Durante la storia della Congregazione Salesiana, i papi hanno scelto alcuni suoi membri come cardinali, cioè come suoi collaboratori più stretti, nel governo della Chiesa Universale. Motivo sempre di gioia e di tristezza: gioia per l’apprezzamento del servizio svolto da certi salesiani, tristezza perché la Congregazione deve far a meno di uno dei suoi più preziosi membri.

Il nome di “cardinale” deriva dal latino e significa “cardine”, cioè un punto attorno al quale gira di solito una porta. O forse si può capire meglio se ricordiamo le virtù cardinali, ossia le virtù attorno le quali ruotano tutte le altre virtù umane.
I cardinali sono le persone che hanno ricevuto il sacramento dell’ordine e che sono chiamate dal Papa a svolgere una missione accanto a lui nella Chiesa Universale, sia individualmente sia collegialmente. Ricoprono i più importanti incarichi nella Curia romana.
La loro importanza sta anche nel fatto che sono coloro che hanno la missione di eleggere il nuovo pontefice (si tratta solo degli elettori, cioè quelli che non hanno compiuto 80 anni), con il Collegio Cardinalizio riunito in Conclave, quando si verifica la Sede Vacante.
Ci sono tre gruppi di cardinali: Cardinali-vescovi, che sono i titolari delle diocesi suburbicarie (fuori dalle mura di Roma o nel circondario della città) e, per decisione successiva al Concilio Vaticano II, i patriarchi orientali elevati al cardinalato (che conservano il titolo della propria sede patriarcale); Cardinali-presbiteri – i più numerosi –, e i Cardinali-diaconi. A questi ultimi due ordini si assegnano rispettivamente titoli o diaconie (chiese) a Roma. Questi titoli onorifici rispecchiano la vicinanza che devono avere rispetto al Papa.
I Cardinali-vescovi sono di solito 6 (ci sono 6 Sedi suburbicarie), però oggi, in virtù di una dispensa papale, vengono nominati altri 4 Cardinali-vescovo ad personam (senza che il titolo cardinalizio sia elevato a titolo episcopale) e altri 2 patriarchi, in totale 12, dei quali 6 sono elettori.
I Cardinali-presbiteri sono 182, dei quali 97 sono elettori.
I Cardinali-diaconi sono 27, dei quali 16 sono elettori.
In totale sono 221 cardinali, dei quali 119 sono elettori.

Di solito i cardinali si scelgono tra i vescovi, gli arcivescovi, i metropoliti o i patriarchi, ma ci sono state nomine anche fra i sacerdoti. Papa san Giovanni Paolo II ha nominato 9 sacerdoti come cardinali, papa Benedetto XVI ha nominato 5 sacerdoti come cardinali e papa Francesco finora ha nominato 8 sacerdoti come cardinali, 10 se consideriamo l’ultimo annuncio del 9 luglio.

Il primo salesiano ad essere elevato alla dignità cardinalizia è stato l’arcivescovo Giovanni Cagliero, il 6 dicembre del 1915. Dopo di lui, altri 18 salesiani hanno ricevuto la berretta cardinalizia e il ventesimo, don Ángel FERNÁNDEZ ARTIME, la riceverà il prossimo 30 settembre. Lui è il primo Rettor Maggiore a ricevere la porpora cardinalizia.
Per molti che guardano dall’esterno la prima cosa che vedono è la dignità che implica; ma anche se è reale, papa Francesco ricorda che non è un privilegio, ma è un servizio, e il colore rosso significa che deve essere svolto fino all’effusione del sangue. Ed è un servizio non specificato che richiede la disponibilità totale. Ad Abramo, Dio ha chiesto di mettersi in cammino senza specificare dove andrà, per provare la sua fede; similmente succede anche ai nuovi cardinali.

Auguriamo al nostro Rettor Maggiore, don Ángel tante grazie dal Signore che lo guidi nella nuova missione e gli assicuriamo la nostra preghiera.

Nella speranza di far conoscere sempre più i cardinali salesiani, presentiamo di seguito l’elenco di tutti questi porporati con le date e gli incarichi più importanti che hanno avuto o che continuano a ricoprire fino ad oggi.

Giovanni CAGLIERO  
Nato 11.01.1838, Castelnuovo d’Asti, Italia
Ordinato sacerdote 14.06.1862
Consacrato Vescovo 07.12.1884
Creato Cardinale 06.12.1915
Stemma  
Motto Recto fixus Calli ero
Vicario Apostolico della Patagonia Settentrionale (Argentina) 30.09.1884 – 24.03.1904
Vescovo titolare di Magyddus 30.10.1884 – 24.03.1904
Arcivescovo titolare di Sebastia 24.03.1904 – 06.12.1915
Delegato apostolico in Costa Rica, Nicaragua e Honduras 07.08.1908 – 06.12.1915
Cardinale-Parroco di S. Bernardo alle Terme 09.12.1915 – 16.12.1920
Cardinale vescovo di Frascati 16.12.1920 – 28.02.1926
Fu ispettore per 2 anni, vescovo per 41 anni di cui 10 Cardinale  
Morto 28.02.1926, Roma, Italia, † 88
   
Agosto HLOND, Venerabile  
Nato 05.07.1881, Brzęczkowice, Polonia
Ordinato sacerdote 23.09.1905
Consacrato Vescovo 03.01.1926
Creato Cardinale 20.06.1927
Stemma  
Motto Da mihi animas cetera tolle
Amministratore apostolico dell’Alta Slesia (Polonia) 07.11.1922 – 28.10.1925
Vescovo di Katowice (Polonia) 28.10.1925 – 24.06.1926
Presidente della Conferenza Episcopale della Polonia 1926 – 22.10.1948
Arcivescovo metropolita di Poznań (Polonia) 24.06.1926 – 03.05.1946
Arcivescovo metropolita di Gniezno (Polonia) 24.06.1926 – 22.10.1948
Cardinale-Presbitero di S. Maria della Pace 22.12.1927 – 22.10.1948
Fondatore della Società di Cristo per gli immigrati polacchi 08.09.1932
Arcivescovo metropolita di Warszawa (Polonia) 13.06.1946 – 22.10.1948
Cardinale e religioso dei Salesiani di San Giovanni Bosco  
Servus Dei. Fu per 3 anni ispettore, per 3 anni amministratore apostolico, per 23 anni Arcivescovo di Warszawa e per 21 anni Cardinale primate di Polonia. E’ in corso la causa di canonizzazione  
Morto 22.10.1948, Varsavia, Polonia, † 67
   
Raúl SILVA HENRÍQUEZ  
Nato 27.09.1907, Talca, Chile
Ordinato sacerdote 03.07.1938
Consacrato Vescovo 29.11.1959
Creato Cardinale 19.03.1962
Stemma  
Motto Caritas christi urget nos
Vescovo di Valparaíso (Cile) 24.10.1959 – 14.05.1961
Arcivescovo metropolita di Santiago (Cile) 14.05.1961 – 03.05.1983
Presidente di Caritas Internationalis 1962 – 1965
Cardinale-Presbitero di S. Bernardo alle Terme 22.03.1962 – 09.04.1999
Presidente della Conferenza episcopale del Cile 1963 – 1968
Presidente della Conferenza Episcopale del Cile 1972 – 1976
Fu vescovo di Valparaiso per 3 anni, arcivescovo di Santiago del Cile per 11 anni e cardinale per 22 anni  
Morto 09.04.1999, Santiago, Chile, † 91
   
Stepán TRÓCHTA  
Nato 26.03.1905, Francova Lhota, Repubblica Ceca
Ordinato sacerdote 29.06.1932
Consacrato Vescovo 16.11.1947
Creato Cardinale in pectore 28.04.1969
Rivelato come cardinale 05.03.1973
Stemma  
Motto Actio sacrificium caritas
Vescovo di Litoměřice (Cechia) 27.09.1947 – 06.04.1974
Cardinale-Presbitero di S. Giovanni Bosco in Via Tuscolana 12.04.1973 – 06.04.1974
Fu vescovo di Litoměřice (Cechia) per 26 anni e Cardinale per 5 anni  
Morto 06.04.1974, Litoměřice, Repubblica Ceca, † 69
   
Ignacio Antonio VELASCO GARCÍA  
Nato 17.01.1929, Acarigua, Venezuela
Ordinato sacerdote 17.12.1955
Consacrato Vescovo 06.01.1990
Creato Cardinale 21.02.2001
Stemma  
Motto Servus Christi pro fratribus
Vescovo titolare di Utimmira 23.10.1989 – 27.05.1995
Vicario apostolico di Puerto Ayacucho (Venezuela) 23.10.1989 – 27.05.1995
Amministratore Apostolico di San Fernando de Apure (Venezuela) 27.05.1992 – 12.07.1994
Arcivescovo metropolita di Caracas (Venezuela) 27.05.1995 – 06.07.2003
Cardinale-Presbitero di S. Maria Domenica Mazzarello 21.02.2001 [24.05.2001] – 06.07.2003
Fu ispettore per 6 anni, consigliere regionale per 6 anni, vescovo per 13 anni, e Cardinale per 2 anni  
Morto 06.07.2003, Caracas, Venezuela, † 74
   
Alfons Maria STICKLER  
Nato 23.08.1910, Neunkirchen, Austria
Ordinato sacerdote 27.03.1937
Consacrato Vescovo 01.11.1983
Creato Cardinale 25.05.1985
Stemma  
Motto Omnia et in omnibus Christus
Rettore Magnifico dell’Ateneo Pontificio Salesiano 1958 – 1966
Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana 1971 – 07.09.1983
Arcivescovo titolare di Bolsena 07.09.1983 – 25.05.1985
Pro-Librario della Biblioteca Apostolica Vaticana 07.09.1983 – 27.05.1985
Pro-Archivista dell’Archivio Segreto Vaticano 09.07.1984 – 27.05.1985
Cardinale-diacono di S. Giorgio in Velabro 25.05.1985 – 29.01.1996
Archivista dell’Archivio Segreto Vaticano 27.05.1985 – 01.07.1988
Bibliotecario della Biblioteca Apostolica Vaticana 27.05.1985 – 01.07.1988
Cardinale-Parroco di S. Giorgio in Velabro 29.01.1996 – 12.12.2007
Fu Arcivescovo titolare di Bolsena per 2 anni e Cardinale per 22 anni  
Morto 12.12.2007, Stato della Città del Vaticano, † 97
   
Rosalio José CASTILLO LARA  
Nato 04.09.1922, San Casimiro, Venezuela
Ordinato sacerdote 04.09.1949
Consacrato Vescovo 24.05.1973
Creato Cardinale 25.05.1985
Stemma  
Motto Misericordia et veritas
Vescovo coadiutore di Trujillo (Venezuela) 26.03.1973 – 05.10.1981
Vescovo titolare di Præcausa 26.03.1973 – 26.05.1982
Segretario della Pontificia Commissione per la revisione del Codice di Diritto Canonico 12.02.1975 – 22.05.1982
Presidente della Commissione disciplinare della Curia romana 05.10.1981 – 1990
Pro-Presidente della Pontificia Commissione per l’Interpretazione autentica del Codice di Diritto Canonico 22.05.1982 – 18.01.1984
Arcivescovo titolare di Præcausa 26.05.1982 – 25.05.1985
Pro-Presidente della Pontificia Commissione per l’Interpretazione autentica del Codice di Diritto Canonico 18.01.1984 – 27.05.1985
Cardinale-diacono di Nostra Signora di Coromoto in S. Giovanni di Dio 25.05.1985 – 29.01.1996
Presidente del Pontificio Consiglio per l’Interpretazione dei Testi Legislativi 27.05.1985 – 06.12.1989
Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica 06.12.1989 – 24.06.1995
Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano 31.10.1990 – 14.10.1997
Cardinale-Presbitero di Nostra Signora di Coromoto in S. Giovanni di Dio 29.01.1996 – 16.10.2007
Fu presidente della Commissione Pontificia per lo Stato della Città del Vaticano per 7 anni  
Morto 16.10.2007, Caracas, Venezuela, † 85
   
Miguel OBANDO BRAVO  
Nato 02.02.1926, La Libertad, Nicaragua
Ordinato sacerdote 10.08.1958
Consacrato Vescovo 31.03.1968
Creato Cardinale 25.05.1985
Stemma  
Motto Omnibus omnia factus
Vescovo titolare di Putia in Byzacena 18.01.1968 – 16.02.1970
Vescovo ausiliare di Matagalpa (Nicaragua) 18.01.1968 – 16.02.1970
Arcivescovo metropolita di Managua (Nicaragua) 16.02.1970 – 01.04.2005
Presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua 1971 – 1975
Presidente del Segretariato episcopale dell’America centrale e di Panama 1976 – 1981
Presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua 1979 – 1983
Presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua 1985 – 1989
Cardinale-Presbitero di S. Giovanni Evangelista a Spinaceto 25.05.1985 – 03.06.2018
Presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua 1993 – 1997
Presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua 1999 – 2005
Fu per 2 anni Vescovo ausiliare di Matagalfa, per 15 anni Vescovo di Managua, per 15 anni Cardinale  
Morto 03.06.2018, Managua, Nicaragua, † 92
   
Antonio María JAVIERRE ORTAS  
Nato 21.02.1921, Siétamo, Spagna
Ordinato sacerdote 24.04.1949
Consacrato Vescovo 29.06.1976
Creato Cardinale 28.06.1988
Stemma  
Motto Ego vobiscum sum
Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana 1971 – 1974
Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica 20.05.1976 – 26.05.1988
Arcivescovo titolare di Meta 20.05.1976 – 28.06.1988
Cardinale-diacono di S. Maria Liberatrice a Monte Testaccio 28.06.1988 – 09.01.1999
Archivista dell’Archivio Segreto Vaticano 01.07.1988 – 24.01.1992
Bibliotecario della Biblioteca Apostolica Vaticana 01.07.1988 – 24.01.1992
Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti 24.01.1992 – 21.06.1996
Cardinale-Presbitero di S. Maria Liberatrice a Monte Testaccio 09.01.1999 [24.04.1999] – 01.02.2007
Fu arcivescovo titolare di Meta per 12 anni e Cardinale per 18 anni  
Morto 01.02.2007, Roma, Italia, † 85
   
Óscar Andrés RODRÍGUEZ MARADIAGA  
Nato 29.12.1942, Tegucigalpa, Honduras
Ordinato sacerdote 28.06.1970
Consacrato Vescovo 08.12.1978
Creato Cardinale 21.02.2001
Stemma  
Motto Mihi vivere Christus est
Vescovo titolare di Pudentiana 28.10.1978 – 08.01.1993
Vescovo ausiliare di Tegucigalpa (Honduras) 28.10.1978 – 08.01.1993
Segretario Generale della Conferenza Episcopale dell’Honduras 1980 – 1988
Amministratore Apostolico di Santa Rosa de Copán (Honduras) 1981 – 27.01.1984
Segretario generale del Consiglio episcopale latinoamericano 1987 – 1991
Amministratore Apostolico di San Pedro Sula (Honduras) 1993 – 11.11.1994
Arcivescovo metropolita di Tegucigalpa (Honduras) 08.01.1993 – 26.01.2023
Presidente del Consiglio episcopale latinoamericano 1995 – 1999
Presidente della Conferenza episcopale dell’Honduras 1996 – 13.06.2016
Cardinale-Presbitero di S. Maria della Speranza 21.02.2001 [27.05.2001] – …
Presidente di Caritas Internationalis 05.06.2007 [09.06.2007] – 15.05.2015
Coordinatore del Consiglio dei Cardinali 13.04.2013 – 07.03.2023
Cardinale emerito 2023
Anni 80
   
Tarcisio BERTONE  
Nato 02.12.1934, Romano Canavese, Italia
Ordinato sacerdote 01.07.1960
Consacrato Vescovo 01.08.1991
Creato Cardinale 21.10.2003
Stemma  
Motto Fidem custodire concordiam servare
Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana 01.06.1989 – 04.06.1991
Arcivescovo metropolita di Vercelli (Italia) 04.06.1991 – 13.06.1995
Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede 13.06.1995 – 10.12.2002
Arcivescovo metropolita di Genova (Italia) 10.12.2002 – 29.08.2006
Cardinale-Presbitero di S. Maria Ausiliatrice in Via Tuscolana 21.10.2003 [24.03.2004] – 10.05.2008
Segretario di Stato della Segreteria di Stato 15.09.2006 – 15.10.2013
Presidente della Commissione Interdicasteriale sulle Chiese particolari 15.09.2006 – 15.10.2013
Presidente della Commissione Interdicasteriale per la Chiesa nell’Europa Orientale 15.09.2006 – 15.10.2013
Cardinale Protettore della Pontificia Accademia Ecclesiastica 15.09.2006 – 15.10.2013
Membro della Commissione cardinalizia di vigilanza sull’Istituto per le Opere di Religione 14.10.2006 – .03.2008
Camerlengo di Santa Romana Chiesa della Camera Apostolica 04.04.2007 – 20.12.2014
Presidente della Commissione cardinalizia di vigilanza sull’Istituto per le Opere di Religione 03.2008 – 15.01.2014
Cardinale vescovo di Frascati 10.05.2008 [03.10.2009] – …
Cardinale Camerlengo emerito di S.R.C. 2014
Anni 88
   
Giuseppe ZEN ZE-KIUN  
Nato 13.01.1932, Shanghai, Cina
Ordinato sacerdote 11.02.1961
Consacrato Vescovo 09.12.1996
Creato Cardinale 24.03.2006
Stemma  
Motto Ipsi cura est
Cardinale-Presbitero di S. Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca  
Vescovo coadiutore di Hong Kong 13.09.1996 – 23.09.2002
Vescovo di Hong Kong 23.09.2002 – 15.04.2009
Cardinale-Presbitero di S. Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca 24.03.2006 [31.05.2006] – …
Cardinale emerito di Hong Kong  
Anni 91
   
Raffaele FARINA  
Nato 24.09.1933, Buonalbergo, Italia
Ordinato sacerdote 01.07.1958
Consacrato Vescovo 16.12.2006
Creato Cardinale 24.11.2007
Stemma  
Motto Dominus spes nostra
Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana 1977 – 1983
Segretario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche 1981 – 1989
Sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura 1986 – 1991
Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana 1991 – 1997
Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana 25.05.1997 – 25.06.2007
Vescovo titolare di Oderzo 15.11.2006 – 25.06.2007
Arcivescovo titolare di Oderzo 25.06.2007 – 24.11.2007
Archivista dell’Archivio Segreto Vaticano 25.06.2007 – 09.06.2012
Bibliotecario della Biblioteca Apostolica Vaticana 25.06.2007 – 09.06.2012
Cardinale-diacono di S. Giovanni della Pigna 24.11.2007 [05.04.2008] – 19.05.2018
Presidente della Pontificia Commissione di Riferimento per l’Istituto per le Opere di Religione 24.06.2013 – 22.05.2014
Cardinale-Presbitero di S. Giovanni della Pigna 19.05.2018 – …
Cardinale emerito 2014
Anni 89
   
Angelo AMATO  
Nato 08.06.1938, Molfetta, Italia
Ordinato sacerdote 22.12.1967
Consacrato Vescovo 06.01.2003
Creato Cardinale 20.11.2010
Stemma  
Motto Sufficit gratia mea
Prorettore dell’Università Pontificia Salesiana 01.10.1991 – 02.12.1991
Prelato-Segretario della Pontificia Accademia di Teologia 1999 – 19.12.2002
Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede 19.12.2002 – 09.07.2008
Arcivescovo titolare della Sila 19.12.2002 – 20.11.2010
Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi 09.07.2008 – 31.08.2018
Cardinale diacono di S. Maria in Aquiro 20.11.2010 [11.02.2011] – 03.05.2021
Cardinale-Presbitero di S. Maria in Aquiro 03.05.2021 – …
Cardinale emerito 2018
Anni 85
   
Ricardo EZZATI ANDRELLO  
Nato 07.01.1942, Campiglia dei Berici, Italia
Ordinato sacerdote 18.03.1970
Consacrato Vescovo 08.09.1996
Creato Cardinale 22.02.2014
Stemma  
Motto Para evangelizar
Vescovo di Valdivia (Cile) 28.06.1996 – 10.07.2001
Vescovo titolare di La Imperial 10.07.2001 – 27.12.2006
Vescovo ausiliare di Santiago (Cile) 10.07.2001 – 27.12.2006
Arcivescovo metropolita di Concepción (Cile) 27.12.2006 – 15.12.2010
Presidente della Conferenza episcopale del Cile .11.2010 – 11.11.2016
Arcivescovo metropolita di Santiago (Cile) 15.12.2010 – 23.03.2019
Cardinale-Presbitero del SS. Redentore a Valmelaina 22.02.2014 [11.10.2014] – …
Cardinale emerito 2019
Anni 81
   
Carlo MAUNG BO  
Nato 29.10.1948, Mohla, Myanmar
Ordinato sacerdote 09.04.1976
Consacrato Vescovo 16.12.1990
Creato Cardinale 14.02.2015
Stemma  
Motto Omnia possum in Eo
Amministratore Apostolico di Lashio (Myanmar) 1985 – 1986
Prefetto apostolico di Lashio (Myanmar) 1986 – 07.07.1990
Vescovo di Lashio (Myanmar) 07.07.1990 – 13.03.1996
Vescovo di Pathein (Myanmar) 13.03.1996 – 24.05.2003
Presidente della Conferenza episcopale cattolica di Myanmar 2000 – 2006
Arcivescovo metropolita di Yangon (Myanmar) 24.05.2003 – …
Cardinale-Presbitero di S. Ireneo a Centocelle 14.02.2015 [21.10.2015] – …
Presidente della Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia 16.11.2018 [01.01.2019] – …
Presidente della Conferenza episcopale del Myanmar 2020 – …
Amministratore Apostolico di Myitkyina (Myanmar) 18.11.2020 – …
Anni 74
   
Daniel Fernando STURLA BERHOUET  
Nato 04.07.1959, Montevideo, Uruguay
Ordinato sacerdote 21.11.1987
Consacrato Vescovo 04.03.2012
Creato Cardinale 14.02.2015
Stemma  
Motto Servir al Señor con alegría
Vescovo titolare di Phelbes e 10.12.2011 – 11.02.2014
Vescovo ausiliare di Montevideo (Uruguay) 10.12.2011 – 11.02.2014
Arcivescovo Metropolita di Montevideo (Uruguay) 11.02.2014 – …
Cardinale-Presbitero di S. Galla 14.02.2015 [17.05.2015] – …
Vicepresidente della Conferenza episcopale dell’Uruguay 16.11.2021 [01.04.2022] – …
Anni 64
   
Cristóbal LÓPEZ ROMERO  
Nato 19.05.1952, Vélez-Rubio, Spagna
Ordinato sacerdote 19.05.1979
Consacrato Vescovo 10.03.2018
Creato Cardinale 05.10.2019
Stemma  
Motto Adveniat Regnum Tuum
Arcivescovo di Rabat (Marocco) 29.12.2017 – …
Amministratore Apostolico di Tánger (Marocco) 24.05.2019 – 25.02.2022
Cardinale-Presbitero di S. Leone I 05.10.2019 [16.02.2020] – …
Presidente della Conferenza Episcopale Regionale del Nord Africa 15.02.2022 – …
Anni 71
   
Virgilio DO CARMO DA SILVA  
Nato 27.11.1967, Venilale, Timor-Este
Ordinato sacerdote 18.12.1998
Consacrato Vescovo 19.03.2016
Creato Cardinale 27.08.2022
Stemma  
Motto Ad Deum Patrem Omnipotentem
Vicepresidente della Conferenza Episcopale di Timor 2016 – …
Vescovo di Díli (Timor Est) 30.01.2016 – 11.09.2019
Arcivescovo Metropolita di Díli (Timor Est) 11.09.2019 – …
Cardinale-Presbitero di S. Alberto Magno 27.08.2022 [07.05.2023] – …
Anni 55
   
Ángel FERNÁNDEZ ARTIME  
Nato 21.08.1960, Gozón-Luanco, Spagna
Ordinato sacerdote 04.07.1987
Creato Cardinale 30.09.2023
Consacrato Vescovo 2024 – ?
Stemma  
Motto Sufficit tibi gratia mea
Anni 63



Il Carisma della presenza e della speranza. Un anno viaggiando con don Angel

Il rallentamento della pandemia ha permesso a Rettor Maggiore di riprendere i viaggi per incontrare la Famiglia Salesiana nel mondo, per animare a vivere e a trasmettere il carisma del santo fondatore, Giovanni Bosco. Spagna, Zimbabwe, Zambia, Thailandia, Ungheria, Brasile, India, Italia, Croazia, Stati Uniti e Perù, hanno accolto con e ascoltato il successore di don Bosco. Presentiamo l’introduzione del libro che ambienta il racconto di questi viaggi.

Il globetrotter del carisma salesiano

Il libro che ho l’onore di presentare è del tutto particolare, è la cronaca del viaggio nel mondo compiuto dal Rettore Maggiore dei Salesiani negli ultimi quindici mesi (dall’inizio del 2022 sino a marzo del 2023), dedicato a visitare le case di una Congregazione presente da molto tempo in tutti i continenti e che costituisce la più grande “famiglia religiosa” della Chiesa cattolica. Si tratta di una famiglia che opera in 136 paesi del mondo, le cui dimensioni globali spingono chi la presiede (e i suoi più stretti collaboratori) a vivere di continuo con la valigia in mano, per incontrare i confratelli e le consorelle sparsi nelle varie nazioni, conoscere le specifiche situazioni, monitorare l’efficacia nelle diverse culture del carisma educativo di don Bosco, che è il marchio di fabbrica di questa singolare ‘multinazionale’ della fede.

Il libro, dunque, illustra uno dei compiti più importanti connesso al ruolo del Rettor Maggiore dei Salesiani, quello di guidare una Congregazione mondiale non solo da remoto (stando nella sede centrale a Roma), ma quanto più possibile ‘de visu’, dal momento che anche nell’era digitale i rapporti faccia a faccia, la conoscenza personale, la condivisione delle esperienze, “l’esserci” in alcuni momenti ‘topici’, rappresentano il valore aggiunto di ogni impresa umana e spirituale. Un valore, del resto, del tutto congeniale con i tratti umani di don Ángel Fernández Artime, il decimo successore di don Bosco, che da quando è alla guida della famiglia salesiana (dal 2014) ha già visitato circa 100 opere sparse per il mondo; in ciò allineandosi (su una scala ovviamente più limitata) allo stile da ‘globetrotter’ della cattolicità che ha caratterizzato gli ultimi pontefici, soprattutto Giovanni Paolo II e l’attuale Papa.
Il giro del mondo di don Artime, dopo aver subìto una forzata interruzione nel biennio 2020-2021 (causa l’esplosione in ogni dove della pandemia), ha ripreso il suo iter con nuovo vigore proprio nel 2022, con una serie di tappe che via via l’hanno portato in terra iberica, in due paesi africani (Zimbabwe e Zambia), sulle orme della missione salesiana in Thailandia, in Ungheria, in Francia, a Brasilia e a Belo Horizonte, in sei Ispettorie dell’India (in due periodi diversi), in Croazia, negli Stati Uniti e in Canada, in Perù, e in alcune regioni italiane.

Visite a tutto campo, non solo celebrazioni

Viedma, Argentina – marzo 2023

Le immagini della ‘toccata e fuga’ o della pura celebrazione di eventi importanti non si addicono alle visite del Rettor Maggiore. La sua presenza è spesso richiesta dalle case salesiane o dalle Ispettorie per festeggiare una tappa significativa della propria storia, come i 100 o i 50 anni dalla fondazione, l’inizio di una nuova opera, la professione dei voti o l’ordinazione sacerdotale di nuovi confratelli, la commemorazione di figure salesiane esemplari per le diverse terre e per la Chiesa intera. Tuttavia, l’intento celebrativo è sempre parte di un incontro ricco di contenuti e di confronti sullo stato di salute del carisma salesiano nella realtà locale.

Ecco dunque il carattere poliedrico di queste visite, scandite da momenti di festa e di sguardi verso l’Alto, di taglio di nastri e di discernimento, di coinvolgimento affettivo e di impegni reciproci, di resoconto della situazione e di messa a fuoco delle sfide educative; tutti momenti che coinvolgono i vari rami della grande famiglia (i salesiani, le Figlie di Maria Ausiliatrice, gli ex-allievi ecc.), sovente anche Vescovi e clero della Chiesa locale; ma soprattutto i giovani, il cui ascolto e il cui protagonismo è nel DNA della pedagogia salesiana.
Il successore di don Bosco non è soltanto omaggiato (e, nelle zone più ‘calde’ del globo, “accolto come un Re”, insignito delle “vesti e dei simboli delle autorità locali”); ma è anche fatto oggetto di grandi attese, di un ‘verbo’ che al contempo rassicuri e allarghi gli orizzonti. Emerge qui uno dei tratti più preziosi di queste visite “ad gentes”: l’attitudine del Rettor Maggiore a fare da ‘vaso comunicante’, da ‘connettore’, tra ciò che la famiglia salesiana vive e progetta nelle diverse aree del mondo: dal passo maturo, riflessivo, talvolta stanco, che si osserva nel vecchio Continente, al dinamismo presente in Africa e in Oriente; dalle ‘buone prassi’ in atto in alcuni paesi alle difficoltà e ai problemi che si incontrano altrove. Altro confronto riguarda l’accoglienza nelle varie province salesiane delle indicazioni emerse dall’ultimo Capitolo Generale della Congregazione (il 28°), per far sì che tutti siano sintonizzati sugli obiettivi comuni.
Ed è nel fare da ponte tra le diverse aree e ‘anime’ salesiane nel mondo che il Rettor Maggiore parla dei ‘miracoli’ di cui egli è testimone. Quando ricorda a tutti che ciò che fa grande la Congregazione sono soprattutto le presenze ‘minime’, come quel missionario salesiano della Repubblica Ceca che vive in Siberia, in mezzo ai ghiacci, e ha una comunità a 1000 km di distanza, a cui riesce a unirsi non più di una volta al mese; un’occasione benedetta dai fedeli del luogo, che fa loro dire che “Dio non si è dimenticato di noi”.
O ancora quando porta a conoscenza di tutti il riscatto di una terra che nel dicembre 2004 è stata investita dal più grande disastro naturale dell’epoca moderna, lo tsunami che ha prodotto 230 mila morti, migliaia di dispersi e distrutto interi paesi. Proprio in una delle zone più colpite, è rinata una casa salesiana per accogliere molti orfani, che a distanza di anni rifioriscono: “il 12% di questi ragazzi/ragazze di don Bosco hanno frequentato l’università; il 15% ha proseguito gli studi tecnici nelle nostre scuole professionali; più del 50%, dopo aver terminato la scuola pubblica, ha trovato un lavoro con cui iniziare la propria vita in autonomia”.

Le parole chiave
C’è un leitmotiv in tutte queste visite: l’evocazione di alcune parole chiave che ribadiscono la particolare missione dei figli di don Bosco, chiamati a prendersi cura dei giovani, ma con un’attenzione e un metodo distintivi, con una pedagogia ‘salesiana’ appunto, fatta oggetto nel corso della storia di una lunga riflessione. Alcune di queste ‘icone’ sono gli aforismi introdotti dal santo fondatore per sintetizzare le sue intuizioni educative; altre sono più recenti, ma hanno la stessa natura, servono a riattualizzare il carisma salesiano nel corso degli anni, a fronte di nuove sfide impegnative.

I resoconti delle visite del Rettor Maggiore alle case salesiane sparse nel mondo, sono ricchi di questi appelli. Anzitutto “credere nei giovani”, “essere fedeli ai giovani”, aver fiducia nelle loro potenzialità, trasmettere fiducia; il che implica non avere pregiudizi nei loro confronti, accompagnarli con empatia nel loro cammino, sostenerli nei momenti accidentati, condividere valori e suscitare libertà.
Rientra nel richiamo alla fiducia l’impegno di “dar vita ai sogni dei giovani”, di far sì che essi tornino a pensare in grande, a non vivere con le ali tarpate; monito questo che sembra applicabile più alle nuove generazioni presenti nelle società mature (in Occidente) che a quelle dei paesi emergenti.

Australia – aprile 2023

Sono poi molti i richiami a due concetti (amore e cuore) di cui si fa grande abuso nella cultura contemporanea, ma che nella pedagogia di don Bosco rappresentano dei punti forza d’una prospettiva educativa: “amare i giovani”, far loro comprendere che “li si ama” (si dedica la vita per loro), e “farsi amare”; immagini queste che derivano direttamente dalla grande intuizione del Santo che “l’educazione è una cosa del cuore”.
Altre immagini feconde sono quelle dedicate alla perdurante “attualità del sistema preventivo” e al criterio che può renderlo efficace: quel “sacramento salesiano della presenza tra i giovani” (come viene definito dal Rettor Maggiore) che favorisce la conoscenza, produce condivisione, crea scambio e passione educativa.
L’icona più recente è l’invito accorato a tutte le comunità salesiane del mondo a “essere un’altra Valdocco”, a rimanere fedeli ai tratti essenziali di una missione nata nell’Ottocento a Torino, ma che ha un valore universale nel tempo e nello spazio. Essere “un’altra Valdocco” significa rinnovare a tutte le latitudini la scelta di campo dell’educazione popolare, spendere la vita per quella parte di società che ai tempi di don Bosco era la “gioventù povera e abbandonata”, e che oggi assume il profilo dei giovani svantaggiati, ‘a rischio’, sfruttati e scartati dalla società, di quanti cioè abitano le periferie urbane ed esistenziali. “Valdocco” è il simbolo del ‘quartiere umano’ mondiale a cui dare cittadinanza, che deve scoprire il suo protagonismo, per la piena inclusione/emancipazione nella società.

Ambienti sempre più multiculturali
Il giro del mondo del Rettor Maggiore rende poi evi-dente come stia cambiando la fisionomia della Cogregazione, a seguito dei recenti flussi migratori dal Sud e dall’Est del mondo (in parte dovuti a eventi/situazioni drammatiche) verso il vecchio Continente e il Nord America; di un’evoluzione demografica che affolla i paesi emergenti e appesantisce le nazioni più sviluppate; e più in generale, per la tendenza delle popolazioni a mescolarsi nel pianeta terra.

Zambia – aprile 2022

Anche l’ambiente salesiano (come tutta la cattolicità) è coinvolto in queste dinamiche e non cessa di modificarsi. L’Africa e l’Oriente sono oggi le aree più generose di vocazioni e con la più alta percentuale di salesiani in formazione; per cui da terre di missione sono via via destinate ad avere nel tempo un sempre maggior peso negli equilibri della Congregazione.

Ad ogni latitudine, le case salesiane ospitano giovani di culture diverse, sovente anche di religioni e di etnie differenti; perché il carisma di don Bosco (pur nato in un particolare contesto culturale e religioso) non conosce confini ‘confessionali’, contagia anche quanti vivono e credono altrimenti. Così questo imprinting multiculturale caratterizza ormai molti ambienti salesiani (oratori e scuole) in Europa e nel Nord America, ed è un tratto costitutivo delle opere dei figli di don Bosco in Asia, in Africa e in America Latina. In Asia, ad esempio, i salesiani sono presenti in zone in cui la popolazione è al 90% di cultura musulmana o buddhista, dentro un contesto quindi che da un lato li interpella nel profondo e dall’altro richiede dialogo e confronto. In queste terre contaminate da culture e da religioni diverse, in questi laboratori del confronto antropologico, c’è tutto un bagaglio di riflessioni e di esperienze che merita di essere raccolto e approfondito; anche per meglio collocare una Congregazione e una Chiesa chiamate a testimoniare un messaggio specifico in un mondo sempre più globale.

Nuove sfide educative
Da sempre la Congregazione, come s’è detto, considera l’educazione dei giovani come un suo compito irrinunciabile e come una sfida. Ma si tratta di una sfida che a seconda dei momenti storici assume tratti particolari. Oggi, stando ai dialoghi di don Artime con i giovani incontrati nel suo giro del mondo, emergono in questo campo alcune priorità degne di nota.
Da un lato, l’educare deve fare i conti con la cultura digitale, che ormai permea il vissuto delle nuove generazioni, le cui grandi potenzialità devono essere comprese nel quadro di un utilizzo armonico, per evitare squilibri o conseguenze penalizzanti. La proposta di dar vita ai “cortili digitali”, che sta circolando negli ambienti salesiani, risponde dunque a questa esigenza, non demonizza uno strumento ormai vitale, ma lo assume all’interno di un approccio costruttivo.

Dall’altro lato, il “preparare i giovani alla vita” passa – nell’epoca attuale – anche per l’attenzione che le nuove generazioni devono prestare alla questione ambientale, alla cura e alla salvaguardia di un creato messo a rischio da un sistema mondo dissennato, di cui gli adulti hanno grave responsabilità, ma i cui costi immani graveranno sui giovani. Ecco dunque un altro tassello che arricchisce e aggiorna il progetto educativo.
Si coglie poi, qua e là negli ambienti salesiani (e nei giovani che li frequentano), un maggior interesse per l’“impegno politico”, inteso in senso ampio, come contributo per realizzare una società più umana, meno diseguale, più inclusiva.

Thailandia – maggio 2022

È quel che è emerso in particolare nella visita del Rettore Maggiore in Perù e negli Stati Uniti, dove il discorso educativo e il volontariato sociale vengono certamente considerate dai giovani come attività ‘pre-politiche’, ma che devono sempre più essere intese come un impegno per la giustizia sociale, per ridurre le disparità, per permettere a tutti una vita dignitosa. Il motto di don Bosco di formare i giovani ad “essere buoni cristiani e onesti cittadini” assume qui un nuovo accento, più congruente con la sensibilità e le sfide dell’epoca attuale.

Le foto, infine
Infine, ci sono le fotografie disseminate in questa ampia cronaca, che parlano più delle parole, testimoniano il clima del lungo viaggio, danno spazio ai volti, alle posture, ai sentimenti. Dove il decimo Successore di don Bosco compare o nel presiedere l’Eucarestia o in maniche di camicia attorniato dai giovani o dai confratelli: le due icone di uno stile salesiano che vede nella presenza con i giovani un segno della benevolenza di Dio.

Franco GARELLI
Università di Torino




Life

“Life” è un gruppo di giovani, nato nel 1975 in Sicilia, che vuole vivere con impegno i valori umani e cristiani ed esprimerli attraverso il linguaggio artistico. Spettacoli, musica, canti, danze per proporre un messaggio al pubblico, per dire qualcosa che aiuti a riflettere e anche a pregare. Vogliono portare la proposta cristiana nei teatri e nelle piazze, in un nuovo modo di evangelizzare.

Li avevo visti all’opera sul palcoscenico di uno dei teatri più grandi di Catania, dinanzi a più di 1800 giovani delle scuole della città. Presentavano un musical che, con un linguaggio giovanile, aiutava a riflettere a 360° sul valore della vita. Canto, danza, luci, effetti speciali avevano tenuto inchiodati alle poltrone quei ragazzi per tutta la mattinata. All’uscita mi ero voluta mescolare agli spettatori per catturare qualche commento: “Forti davvero! A me sono piaciuti tanto i balletti!”…  “Hai visto che c’era anche l’orchestra dal vivo? Vorrei chiedere se mi prendono con loro”… “Più o meno hanno la mia età, ma che voci!…”.
Anch’io ero rimasta colpita da quel gruppo di giovani attori, non solo per la qualità della loro performance, ma anche perché già prima che arrivasse il pubblico avevo visto che si davano da fare per mettere in ordine ogni cosa: c’era chi posizionava i fari per le luci, chi provava i microfoni, chi metteva in ordine i costumi, chi si cimentava nell’ultima prova di un balletto e chi faceva i suoi vocalizzi per schiarire la voce. Ognuno sapeva cosa doveva fare e, con senso di responsabilità, svolgeva il suo compito. Quando il teatro fu pieno, prima di dare il via, sparirono tutti dietro al sipario chiuso. Volli sbirciare e vidi che, disposti in cerchio, erano tutti lì per una breve preghiera prima di iniziare lo spettacolo. Mi colpì questo fatto. Sapevo che era un gruppo salesiano appartenente all’Associazione del CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali); decisi, così, di andare a trovarli presso la loro sede per saperne di più e conoscerli meglio.
Trovai un ambiente molto semplice: un saloncino per le prove e per gli incontri, una saletta per le registrazioni, un soppalco con degli armadi per i costumi, un deposito per le scene e per l’attrezzatura di luci e fonica, ma soprattutto trovai tanta creatività e tanto spirito salesiano. Ad accogliermi c’era Armando B., fondatore e responsabile del gruppo, nonché compositore di tutte le musiche, ed altri cinque giovani. Chiesi che mi raccontassero un po’ della loro storia.

– Il nostro gruppo – intervenne Armando – si chiama LIFE, Vita! Sì, perché stiamo insieme per scoprire il senso della vita e per annunciare al mondo la gioia della vita. Siamo nati nel 1975 per il desiderio di alcuni di noi, allora quindicenni, di stare insieme, legati dall’amore per la musica. Da allora se n’è fatta di strada! Nel corso degli anni è maturato pian piano il bisogno di approfondire la nostra fede, di vivere con impegno i valori umani e cristiani ed esprimerli attraverso il linguaggio artistico. Sono nati così i nostri musical, spettacoli interamente ideati e realizzati da noi: dalle musiche ai testi, dai costumi alle scene, dalle luci alla fonica…e abbiamo inciso anche molte cassette e CD.
– Puoi vedere qui alle pareti le locandine e le foto dei nostri spettacoli in tutti questi anni – aggiunse Paolo.

Life” è stato il primo spettacolo originale che affronta il problema della droga e del dialogo in famiglia; poi c’è stato “Benvenuta Povertà” che aiuta a riflettere sul consumismo e sulla vera libertà che nasce dal distacco dalle ricchezze; la devianza giovanile e le proposte educative di Don Bosco in “Anch’io mi chiamo Giovanni”; la scelta negli ultimi nel musical “La Ragazza di Poitiers”, la cultura della vita contro la cultura della morte in “Apriti alla Vita”; la sapienza evangelica che si sovrappone a quella del mondo in “E se non fosse un Sogno?”; “Storie per Vivere”, piccole storie di oggi e di ieri alla luce della spiritualità salesiana; “3P” – Padre Pino Puglisi, la storia del sacerdote vittima della mafia; “Sulle ali dell’amore”, che presenta l’esperienza del Servo di Dio Nino Baglieri e Ciò che resta è amore, sul messaggio di San Paolo.
– Ultimamente abbiamo messo in scena “Baraccopoli”, – intervenne Giuseppe – un musical che tocca il tema degli emarginati e della solidarietà. L’ultimo nato, invece, è un’opera su Papa Francesco e il suo messaggio agli uomini del nostro tempo. S’intitola “Dalla fine del mondo”.
Sara lo interruppe e, mostrandomi dei DVD, aggiunse:
– Vedi? Ci siamo cimentati anche nella produzione di film e, oltre alle versioni cinematografiche di “Storie per Vivere” e “Apriti alla Vita”, abbiamo realizzato altri tre film – “L’atleta di Dio, Placido e Nicolò” -, che hanno ricevuto premi e riconoscimenti particolari.
Restai veramente stupefatta dinanzi al materiale che documentava tanti anni di attività, e azzardai una domanda:
– Cosa vi spinge a fare tutto questo?
Alessandra sorrise e rispose:
– Il nostro vuole essere un modo nuovo di fare evangelizzazione, di portare la proposta cristiana nei teatri e nelle piazze. L’esperienza delle nostre tournées è sempre entusiasmante: abbiamo percorso l’Italia da un capo all’altro e siamo stati anche all’estero. Ogni volta è una carica nuova poiché nello stesso momento in cui si “annuncia” qualcosa, cresce la consapevolezza e la convinzione di ciò che proponiamo agli altri.
Armando aggiunse:
– Per poter dire qualcosa agli altri è indispensabile prima vivere una realtà! Per questo il nostro C.G.S. investe molto sulla formazione: ogni sabato ci si ritrova per pregare insieme ed ogni domenica abbiamo il nostro incontro formativo. Nel periodo estivo riserviamo una decina di giorni al “campo espressione”, giornate in cui si riflette sulla parola di Dio e si esprime in maniera creativa (musiche, danze, mimi…) la propria riflessione. Nei periodi dell’anno liturgico ci incontriamo per una giornata di ritiro spirituale. È una proposta, la nostra, che offriamo a tanti giovani del nostro territorio e non, di diverse fasce di età. I più grandi accompagnano i più piccoli. Molti arrivano a noi attratti dalla musica e dal desiderio di trovare amici e fare gruppo e pian piano si coinvolgono anche in un cammino di fede.
– Sì – intervenne Simone – posso testimoniare con la mia storia: all’inizio venni in gruppo solo perché mi piaceva la recitazione e desideravo anche imparare a suonare uno strumento. Qui trovai l’uno e l’altro, ma soprattutto conobbi persone che mi hanno saputo ascoltare e che mi hanno mostrato un modo di vivere diverso da quello che avevo sperimentato fino a quel momento. Qui ho iniziato anche a conoscere il Vangelo.

Mi sentivo bene con loro e mi fermai a chiacchierare fino a sera. Seppi, così, di tante esperienze vissute da questi ragazzi, come quella di andare nei pub a suonare e coinvolgere i giovani clienti in dialoghi su alcuni temi che li invogliassero a riflettere sulla loro vita o quella di andare a portare aiuti ai senzatetto in serate particolarmente fredde o, ancora, quella di gestire nel quartiere un oratorio alla maniera di Don Bosco o animare degli incontri giovanili in occasione di raduni diocesani o della regione.
Tornai ancora un sabato a trovarli. Era tutto un cantiere: Giuseppe animava l’incontro dei pre-adolescenti che se ne stavano stipati nella saletta di solito usata per le registrazioni, altri tre giovani dipingevano le scene dello spettacolo in programmazione, un gruppetto provava le varie voci di una canzone, mentre due erano intenti a scrivere su dei fogli. “Prepariamo l’incontro di domani sera per le famiglie – mi dissero. “Ci saranno le coppie di chi appartiene al gruppo, ma anche i genitori dei nostri ragazzi. Vogliamo coinvolgere anche loro in un cammino formativo”.
Quanta vita in questo gruppo! – mi sono detta; hanno scelto veramente il nome giusto come chiamarsi: LIFE!

Galleria foto “Life”

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