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Nella foto: Carlo GASTINI, il promotore e primo animatore del movimento Ex-allievi di Don Bosco, in mezzo ai ragazzi nella legatoria di Valdocco – Torino.
Nel cuore della Famiglia Salesiana soffia oggi un vento nuovo. In ogni continente, migliaia di Exallievi e Amici di Don Bosco stanno riscoprendo l’attualità del carisma salesiano e il valore di una vocazione ricevuta sui banchi di una scuola, in un oratorio o in una casa famiglia. Non si tratta di un semplice rinnovamento organizzativo, ma di un ritorno alle sorgenti: ascoltare il Vangelo con lo sguardo di Don Bosco, camminare insieme con stile sinodale e servire i giovani con passione educativa. È una chiamata a trasformarsi restando fedeli a un sogno che continua a generare vita e speranza.
In tutta la rete mondiale della Confederazione degli Exallievi e Amici di Don Bosco, sta avvenendo un tranquillo risveglio. Il più grande movimento all’interno della Famiglia Salesiana ha intrapreso un cammino di profondo rinnovamento — non semplicemente una riforma amministrativa, ma una trasformazione spirituale che cerca di riscoprire il cuore della sua missione. Guidato dallo spirito della leadership sinodale, questo cammino invita tutti i membri ad ascoltare, discernere e camminare insieme nella fede e nel servizio.
Al suo centro, questa trasformazione non riguarda il cambiamento per il bene della modernità, ma la fedeltà al sogno di Don Bosco. È un atto di profondo discernimento — guardare indietro con gratitudine, vivere il presente con coraggio e reimmaginare il futuro con speranza. Ogni exallievo e amico di Don Bosco porta in sé una scintilla dello stesso fuoco che un tempo ardeva nel cuore di Don Bosco: una passione per i giovani, specialmente i poveri e i dimenticati. Quel fuoco continua a brillare in aule, sale riunioni, ospedali, officine e case in tutto il mondo. Ogni membro diventa un testimone vivente della missione di Don Bosco — formare “buoni cristiani e onesti cittadini” attraverso la fede, la compassione e il servizio.
L’Assemblea Generale Mondiale Straordinaria del 2024 ha segnato una pietra miliare in questo rinnovamento. Con delegati provenienti da oltre quaranta paesi, il tema “Camminare Insieme: Cambiare per la Continuità” ha catturato l’essenza di un movimento che abbraccia la trasformazione pur rimanendo fedele alle sue radici. L’Assemblea ha riaffermato che la fedeltà alla visione di Don Bosco significa mantenerla viva attraverso un adattamento creativo. Da quello spirito è emerso un audace piano in sette passi — una tabella di marcia incentrata sull’ascolto di tutte le voci, sulla riconnessione con il patrimonio salesiano e sulla risposta alle mutevoli esigenze dei giovani che affrontano nuove forme di povertà, isolamento e ingiustizia.
Questo cammino sta rafforzando la presenza e la portata dell’organizzazione nelle quattro regioni del mondo. Ogni incontro, riunione e iniziativa diventa un momento di incoraggiamento, rinnovamento e riscoperta della nostra visione e missione condivise. Quattro pilastri chiave sono emersi come luci guida per questo rinnovamento: Fraternità, Leadership Sinodale, Cambiamento e Missione.
La fraternità è al centro del carisma salesiano — quello spirito di famiglia fatto di gioia, semplicità e cura reciproca. Rafforza l’identità e l’unità, formando una base su cui la collaborazione e la crescita possono fiorire. La leadership sinodale, ispirata all’invito di Papa Francesco a una Chiesa più inclusiva, chiama la Confederazione a un nuovo modo di guidare: partecipativo, umile e radicato nella comunione. Il cambiamento non è più visto come una minaccia, ma come un segno di vitalità — una risposta al movimento dello Spirito nei nostri tempi. Come Don Bosco e Carlo Gastini iniziarono 155 anni fa, il sogno rimane vivo, ed è ora nostra responsabilità renderlo reale per i giovani di oggi.
Un segno vitale di questo rinnovamento è la partecipazione attiva dei giovani exallievi (GEX). La loro energia, creatività e intuizione portano nuova vita al movimento. I giovani non sono solo il futuro ma il presente della Famiglia Salesiana. Il loro coinvolgimento assicura che la missione rimanga dinamica, rilevante e profondamente connessa alle sfide e alle opportunità della vita moderna. Il Piano Strategico della Confederazione pone la partecipazione dei GEX a ogni livello di leadership, assicurando che il coinvolgimento giovanile non sia solo discusso, ma vissuto. Quando i giovani sono fidati e responsabilizzati, nasce un nuovo spirito di collaborazione e vitalità.
Guardando avanti, la sfida è garantire la continuità — continuare a offrire spazi dove i giovani possano trovare ciò che Don Bosco un tempo offriva: una casa che accoglie, una scuola che educa, un cortile che diletta e una chiesa che guida. Queste devono rimanere realtà viventi all’interno del nostro movimento.
Altrettanto essenziali sono l’unità e la collaborazione. La forza della Confederazione risiede nella sua diversità — una famiglia globale legata da un unico carisma e un’unica missione. Basarsi solo sulla nostalgia significherebbe perdere di vista la chiamata all’azione che Don Bosco ci ha affidato: essere evangelizzatori ed educatori dei giovani come laici attivi all’interno della Chiesa.
Oggi, il mondo ha bisogno di testimoni di fede e speranza. La missione affidataci — sostenerci a vicenda, servire i giovani e sostenere lo spirito salesiano — è più rilevante che mai. Questo è il nostro momento: essere portatori di fede, educare e accompagnare i giovani e aiutarli a diventare onesti cittadini e credenti saldi. Abbracciando la leadership sinodale, impariamo di nuovo cosa significa camminare insieme — ascoltare, servire e trasformare il mondo, un giovane alla volta.
Bryan Magro
Presidente della Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco

