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Sono passati 150 anni della Prima Spedizione Missionaria Salesiana. Ma la 150ª Spedizione Missionaria Salesiana è molto più di un anniversario numerico. È un evento che racconta la fedeltà nel tempo a un carisma nato dal cuore di Don Bosco e consegnato alla Chiesa per il bene dei giovani. Era il 1875 quando, da Valdocco, Don Giovanni Bosco inviava in Patagonia i primi dieci missionari guidati da don Giovanni Cagliero. Da allora, ininterrottamente, ogni anno, la Congregazione Salesiana ripete quel gesto missionario che non è semplice tradizione, ma espressione di un’identità profonda: portare il Vangelo ai giovani, soprattutto ai più poveri, là dove la vita chiama.
150ª Spedizione Missionaria. Ringraziare il passato, ripensare il presente, rilanciare per il futuro
Con la 150ª Spedizione missionaria, i Salesiani di Don Bosco rivivono quel momento fondativo nello spirito dell’oggi, con la consapevolezza che il mondo è cambiato, che le missioni non sono più solo “partenze” verso luoghi lontani, ma testimonianze vive anche in contesti urbani, secolarizzati e digitali. Questo anniversario diventa così una grande opportunità per ringraziare, ripensare e rilanciare la vocazione missionaria salesiana.
Ringraziare: un tesoro di audacia e fede
Celebrare 150 spedizioni missionarie è innanzitutto un atto di riconoscenza. È guardare indietro con gratitudine verso una storia che ha visto il coraggio diventare gesto concreto e il sogno diventare vita.
Gratitudine per il coraggio missionario di Don Bosco. Inviare missionari in Patagonia nel 1875 non fu una scelta scontata. Richiese fede, coraggio e capacità di guardare lontano. Don Bosco non esitò a rischiare, sostenuto da una fiducia incrollabile in Maria Ausiliatrice e in una passione ardente per la salvezza delle anime.
Gratitudine per i 10.700 missionari salesiani che, dal 1875 ad oggi, sono stati inviati in tutto il mondo. Con loro, migliaia di FMA, cooperatori, volontari e laici missionari hanno condiviso la stessa passione educativa e evangelizzatrice, spesso in condizioni di povertà, guerra, isolamento o incomprensione.
Gratitudine per milioni di giovani raggiunti, alfabetizzati, accompagnati nella fede, strappati dalla miseria, dall’abbandono o dalla violenza. Ogni oratorio fondato, ogni scuola aperta, ogni casa di accoglienza costruita è un segno concreto dell’amore di Dio che si fa presenza attraverso la carità educativa di Don Bosco.
Gratitudine per la presenza salesiana oggi in 137 Paesi del mondo, testimonianza viva di un carisma che ha saputo attraversare confini geografici e culturali, adattandosi senza perdere la sua anima: il “Da mihi animas, cetera tolle”.
Ripensare: leggere i segni dei tempi per essere missionari oggi
Tuttavia, il tempo della gratitudine non basta. Il mondo missionario sta cambiando e i Salesiani sono chiamati a ripensare la loro presenza per essere fedeli al Vangelo e allo stesso tempo attenti ai bisogni reali dei giovani di oggi.
Ripensare significa avere una visione rinnovata delle missioni. La missione non è solo “ad gentes”, ma anche “inter gentes” e “inter culturas”. Oggi la missione è approfondimento culturale e dialogo educativo. È costruire ponti e non barriere, è annunciare Cristo anche attraverso la promozione dell’umano.
Presenza tra i credenti di altre religioni. I missionari salesiani vivono spesso in contesti a maggioranza musulmana, induista o buddista. Qui la missione passa attraverso il dialogo, la fraternità e la testimonianza silenziosa di una vita donata, dove la scuola e l’oratorio diventano luoghi privilegiati di pace e convivenza.
Vivere nei contesti secolarizzati. Anche le grandi metropoli occidentali sono oggi terra di missione. Qui i giovani soffrono solitudini digitali, crisi di senso, dipendenze e disoccupazione. La presenza missionaria salesiana non può ignorare queste sfide urbane, dove il Vangelo deve tornare a parlare al cuore di una società frammentata.
Affrontare nuove sfide e prospettive. Migrazioni, povertà educativa, emergenze umanitarie e crisi ambientali segnano questo tempo. La missione salesiana è chiamata ad essere profezia di speranza, con opere concrete che educano alla fede, alla giustizia, alla cittadinanza e alla cura del creato.
Rilanciare: riaccendere lo zelo missionario
La celebrazione della 150ª missione non è un traguardo: è una ripartenza. Il futuro missionario della Congregazione dipende dalla capacità di rilanciare con coraggio, creatività e profezia.
Rilanciare lo zelo missionario tra i giovani poveri. Essi restano il centro della missione salesiana. Sono i ragazzi delle periferie urbane, i giovani senza lavoro, i migranti senza diritti, i minori vittime di tratta, i ragazzi delle favelas, delle bidonville e delle baraccopoli. Il carisma di Don Bosco nasce per loro e con loro continuerà a vivere.
Essere presenti nelle nuove aree di missione. Ci sono regioni che attendono ancora la presenza salesiana: aree rurali dell’Africa, villaggi isolati dell’Asia, comunità indigene dell’Amazzonia, periferie dimenticate dell’Europa. Il futuro della missione passa attraverso la capacità di uscire ancora, di mettersi in cammino con umiltà e audacia.
Rinnovare la missione nelle aree dove il carisma deve essere riacceso. Non si tratta solo di aprire nuove opere, ma anche di rigenerare quelle esistenti. Molte comunità missionarie chiedono oggi nuove energie, più presenza tra i giovani, più comunione tra consacrati e laici, più creatività evangelizzatrice. La missione è prima di tutto conversione del cuore.
La 150ª Spedizione Missionaria è un invito a rimettere Cristo e i giovani al centro. Ringraziare il passato, ripensare il presente e rilanciare il futuro sono tre verbi che custodiscono il senso di questa celebrazione. Don Bosco continua a dire ai suoi figli e figlie: “La vostra patria è il mondo intero”. Con questo spirito, i missionari salesiani continueranno a camm inare lungo le strade del mondo, perché ogni giovane possa sentirsi amato e incontrare il volto buono di Dio.
La missione è una sola: quella ricevuta da Gesù, di annunciare il Vangelo secondo il carisma salesiano. La grandezza di questo mandato si riconosce anche nella generosità di tanti salesiani che, nell’arco di 150 anni, hanno risposto con il loro “sì” a questa chiamata. Anche i numeri testimoniano l’impatto straordinario di questa opera. Presentiamo, dunque, i missionari inviati da Don Bosco fino ad oggi:
| Rettorato | Periodo | Missionari |
| Don Bosco | 1875-1888 | 153 |
| Don Rua | 1888-1910 | 1528 |
| Don Albera | 1910-1921 | 501 |
| Don Rinaldi | 1922-1931 | 1984 |
| Don Ricaldone | 1932-1951 | 2665 |
| Don Ziggiotti | 1952-1965 | 1455 |
| Don Ricceri | 1965-1977 | 740 |
| Don Viganò | 1977-1995 | 870 |
| Don Vecchi | 1996-2002 | 196 |
| Don Chavez | 2002-2014 | 355 |
| Don Fernandez | 2014-2024 | 253 |
| Totale | 1875-2024 | 10700 |
E aggiungiamo anche i 19 missionari di quest’anno, 2025, doppiamente giubilare:
| Paese di origine | Nome | Destinazione |
| Rep. Dem. Congo | Josue NGUSU NSIMBA | Grecia |
| Rep. Dem. Congo | Jean NTUMBA LILEY | PGS-Vanuatu |
| Rep. Dem. Congo | Michel MBUNGU MAKUTUBU | CIL |
| Kenya | Solomon BALIKUDDEMBE | INC – Bangladesh |
| Uganda | Isaac OFOYRWOTH | PGS-Vanuatu |
| Bolivia | Paolo Estefano LENAZ | BMA |
| Giappone | Chihiro MORITO | AFE-Sudan |
| India | Zabenthung Dominic HUMTSOE LOTHA | INE-Romania/Moldavia |
| India | Molson Hubert UTTAM | AFM |
| Madagascar | Charles NIRINA RASENDRAMANANA | GER-Turchia |
| Polonia | Marcin WOSIEK | Grecia |
| Zambia | Mwila MUMBA | INC – Bangladesh |
| Zambia | Musa NG’ANDWE | INE-Romania/ Moldavia |
| Timor Leste | Tobias Freitas DO NASCIMENTO | MOZ |
| Angola | Francisco Miguel DA GRAÇA | BMA |
| Vietnam | Francis TRAN VAN NHO | THA/Cambogia |
| Vietnam | Simon NGUYỄN THANH SANG | KOR-Mongolia |
| Vietnam | Vincent NGUYEN TIEN NAM | CIL |
| Vietnam | Chuyen NGUYEN | AFM |
Altri nove salesiani che per diversi motivi non hanno partecipato agli invii missionari passati, si uniranno a ricevere la croce missionaria.
Presentiamo anche il programma pensato per questo evento, che si celebrerà a Valdocco – Torino, tra 8 e 12 di novembre.
Il programma del 150° anniversario della Prima Spedizione Missionaria Salesiana
8-9 Novembre: Incontro dei giovani dell’Animazione Missionaria italiana, BeAMission
8-11 Novembre: Incontro mondiale DIAM (Delegati Ispettoriali per l’Animazione Missionaria)
11 Novembre: 156ª Spedizione Missionaria Salesiana SDB e 148ª FMA. La Santa Messa sarà celebrata alle ore 17:00, nella Basilica Maria Ausiliatrice e trasmessa in diretta sul canale Youtube ANS, dell’Agenzia Info Salesiana
12 Novembre: Inaugurazione del Museo delle Spedizioni Missionarie Salesiane a Genova
13-15 Novembre: Consulta del Settore per le Missioni
Programma dettagliato
BeAMission
8 Novembre, 14.00: Lancio attività e inizio programma
8 Novembre, 20.45: Festa missionaria
9 Novembre, mattina: Living libraries e dialogo con i nuovi missionari
9 Novembre, 15:00: Messa e invio missionario dei giovani
9 Novembre, 16:30: Rinfresco e saluti
Incontro mondiale DIAM
9 Novembre, 19:00: Vespri e inizio incontro
10 Novembre: Formazione, condivisione e riflessione
10 Novembre, sera: Presentazione Bosco Food
11 Novembre, mattina: Incontri continentali e regionali DIAM
11 Novembre, 15:00: Incontro con il Rettor Maggiore, don Fabio ATTARD
11 Novembre, 17:00: 156ª Spedizione Missionaria Salesiana SDB e 148ª FMA in Basilica Maria Ausiliatrice
12 Novembre: Giornata a Genova e inaugurazione del Museo delle Spedizioni Missionarie Salesiane
12 Novembre, sera: Conclusione incontro DIAM

